Cervello e alcol: ecco cosa rischi

Per la serie “alcol: non solo problemi al fegato” ecco cosa combina questa sostanza negli alcolisti. In questo caso viene colpito il cervello e nemmeno in maniera tanto leggera.

ALCOLISMO E NUTRIZIONE: Quando si sviluppa una dipendenza, la ricerca della sostanza di cui si ha bisogno diviene l’unica vera ragione per la quale ci si alza la mattina. Tutto, a partire dai soldi, è finalizzato al procurarsi la sostanza da cui si dipende. Nel caso dell’alcol, esso arriva addirittura a sostituire alcune sostanze nutritive nella dieta dell’alcolista cronico. Infatti l’etanolo ingerito in eccesso, determina un grande apporto calorico e rappresenta una grande fonte di energia, il che porta alla diminuzione nell’assunzione di alcuni elementi, tra cui le vitamine. In questo caso, la carenza di vitamina B1 o tiamina, porta allo sviluppo di danni emorragici e necrotici al cervello, soprattutto a livello di cervelletto, tronco cerebrale, talamo. Tutto questo prende il nome di encefalopatia di Wernicke ed ecco come si manifesta.

UBRIACO O NO? I soggetti affetti da questa encefalopatia non riescono a stare in piedi, tendono a barcollare perché presentano alterazioni al cervelletto( atassia cerebellare) ed hanno anche deficit oculomotori, quindi non riescono a tenere lo sguardo fisso, hanno gli occhi come se fossero non allineati; il tutto è condito da uno stato confusionale acuto durante il quale non sanno bene ciò che stanno dicendo, confabulano. Vedendo un soggetto in questo stato e magari conoscendo le sue abitudini, verrebbe da pensare che per l’ennesima volta, abbia alzato un po’ troppo il gomito e sia di nuovo ubriaco. Ma per una volta, il povero alcolista potrebbe essere “innocente” ed  il colpevole è da ricercare proprio nel danno al suo cervello.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.medicinainpillole.it/alcol-danni-cervello/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)