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Cina, muore per troppi brindisi: definito "un martire"

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A galà ufficiale,autorità:è un martire
Si può diventare martire anche per troppo alcol. Un funzionario della polizia cinese è morto a 38 anni per essere stato costretto a bere in un banchetto ufficiale. L'uomo è stato dichiarato un "martire" che ha perso la vita "nell' adempimento del suo dovere". I brindisi, spiegano i media locali, vengono fatti con il "baijiu", la grappa cinese spesso di pessima qualità.
La pratica dei brindisi, "ganbei" in cinese, è diffusa tra i funzionari cinesi, soprattutto nelle province. Non esiste occasione ufficiale che non si concluda con un banchetto durante il quale i partecipanti fanno una sorta di gara di cortesia proponendo in continuazione ganbei in onore dell' uno o dell'altro ospite.
Il 28 ottobre il funzionario Chen Lusheng, che si era fatto la fama di essere un forte bevitore, si è sentito male dopo uno di questi banchetti nel distretto di Boan, nella provincia meridionale del Guangdong. In seguito, Chen ha vomitato e si ritiene che sia morto per soffocamento. Fonti della polizia locale hanno spiegato al China Daily che la decisione di elevare Chen allo stato di martire è stata presa per poter aumentare l'indennizzo che spetta alla sua famiglia che passa da 360mila a 650mila yuan (dieci yuan equivalgono a un euro).
La famiglia non è rimasta soddisfatta e insiste nel chiedere un indennizzo di 4,8 milioni di yuan. Chen, ricorda il giornale, non e la prima vittima della cultura del ganbei. In precedenza un funzionario di 47 anni è morto dopo un banchetto a Wuhan (provincia dell'Hubei); a novembre il segretario del Partito Comunista locale è deceduto in un villaggio dell' Anhui dopo aver offerto un banchetto a due imprenditori in visita.