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Cocaina e alcol in gravidanza: gli effetti sul feto

Cocaina e alcol in gravidanza: gli effetti sul feto

Cocaina, fumo e alcool durante la gravidanza possono danneggiare anche gravemente lo sviluppo cerebrale del feto. Lo provano due studi presentati durante il congresso delle Società americane di pediatria, in corso a San Francisco. Le possibili conseguenze sono problemi comportamentali nel bambino negli anni successivi.
Il consumo di alcol durante la gravidanza è un tema delicato. L'abuso regolare o occasionale di alcool durante il periodo di gestazione provoca gravi danni al feto, che rischia di nascere con un handicap permanente.
Gli specialisti definiscono queste conseguenze Sindrome alcolica fetale (FAS da Fetal Alcohol Syndrome), Effetti fetali dell'alcol (FAE da Fetal Alcohol Effects) e Disturbo dello spettro fetale alcolico (FASD da Fetal Alcohol Sindrome Disorder).
I disturbi prenatali dovuti all'alcool sono evitabili informando le donne e i loro partner sui rischi, che anche un consumo moderato può comportare per il loro bambino.
Se una donna incinta consuma alcolici, l'alcol e, soprattutto, l'acetaldeide (prodotto della metabolizzazione dell'alcol) giunge direttamente nel sangue del nascituro attraverso la placenta (esposizione prenatale all'alcol).
L'embrione o il feto (fino al terzo mese embrione, in seguito feto) non è in grado di metabolizzare l'alcol come un adulto, rimanendo di conseguenza esposto più a lungo ai suoi effetti nocivi. La letteratura specializzata dimostra come in questi casi possano insorgere disturbi nello sviluppo delle cellule e degli organi.
«Vari studi con immagini ad alta definizione - ha affermato il neurologo Michael Rivkin, del Children's Hospital di Boston - hanno dimostrato che bambini esposti a cocaina durante il periodo della gestazione presentano un volume nettamente minore della massa cerebrale e ridotta materia grigia corticale. Inoltre, anche bambini esposti, sempre mentre erano in utero, a fumo di sigaretta e alcool - ha aggiunto l'esperto - presentavano simili caratteristiche».
Rivkin è arrivato a questi risultati studiando un campione di 35 bambini tra i 10 e i 14 anni, una parte dei quali avevano avuto un'esposizione prenatale alla cocaina. Gli effetti deleteri sul feto di queste sostanze assunte da donne in gravidanza sono stati confermati anche da un secondo studio, condotto dall' Uk College of medicine in collaborazione con varie università americane: lo studio, che ha coperto un periodo di nove anni, ha dimostrato che i bambini con esposizione prenatale a cocaina, alcol e fumo, presentano nella maggioranza dei casi esaminati, problemi e turbe comportamentali che si protraggono nel tempo almeno fino all' età di nove anni.