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Droga: la prevenzione inizia con l'informazione

Droga: la prevenzione inizia con l'informazione

La necessaria premessa ad ogni prevenzione è l'informazione. Il primo passo per affrontare il mondo della la droga è saperne

di più. Spesso i ragazzi fanno uso di droghe per due o tre anni prima che i genitori si accorgano di quanto sta avvenendo.

Gli insegnanti non sanno di avere in classe degli scolari che usano e, magari, spacciano droghe. Per affrontare un problema,

magari, per risolverlo è importante conoscerlo esattamente. Per aiutare una persona a non divenire facile preda delle droghe,

è essenziale che chi le è più vicino capisca al più presto quando questa inizia a farne uso. L'abuso di droga inizia quasi

sempre in età adolescenziale e giovanile. Interessa gli adolescenti ed i giovani di tutto il mondo. La migliore prevenzione

contro la droga consiste nell'educare i ragazzi ad avere fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di affrontare le

difficoltà, piccole e grandi, della vita, dando loro attenzione e affetto costanti.
Questi appunti cercano di comunicare un'informazione di base corretta che aiuti i giovani, le famiglie, gli educatori, ma

anche gli stessi operatori dei servizi socio-sanitari, pubblici e/o privati, a vario titolo coinvolti nella prevenzione,

diagnosi, cura e riabilitazione, delle patologie più frequenti nelle fascie di popolazione giovanile, ad approfondire alcune

conoscenze sul fenomeno "droga", per affrontare con serenità, non da sprovveduti, un problema che è fra tutti noi.
Con il termine droga s'indicano tutte le sostanze psicoattive, che hanno un effetto sul sistema nervoso e alterano

l'equilibrio psicofisico dell'organismo. Esistono moltissime sostanze di questo tipo, alcune sono usate liberamente, senza

alcun controllo da parte delle autorità sanitarie o giudiziarie, come la nicotina, contenuta nel tabacco, l'alcool e la

caffeina. Altre sono incluse in speciali tabelle e possono essere usate a scopo curativo sotto stretto controllo medico, come

gli psicofarmaci. Quando si parla di consumo di droga, in realtà, ci si riferisce, solitamente, all'abuso, cioè ad un uso

voluttuario e non terapeutico delle sostanze psicoattive. Queste sostanze, come molti altri farmaci, se vengono assunte più

volte e per un periodo di tempo sufficiente, producono tolleranza ed assuefazione. Così, per ottenere lo stesso effetto

provato la prima volta occorre assumere dosi sempre più abbondanti. Per questo si assumono droghe in quantità crescenti e

sempre più spesso, fino a superare una soglia oltre la quale non si è più in grado di vivere senza la sostanza: è la

dipendenza. Schematicamente esiste una distinzione tra dipendenza fisica e quella psichica, anche se i sintomi dell'una e

dell'altra s'intrecciano in un quadro di insieme, di penosa malattia.
Per dipendenza fisica s'intende l'incapacità dell'organismo a funzionare senza una sostanza esterna alla quale si è adattato

modificandosi. Se questa gli viene a mancare si scatena una vera e propria malattia acuta (la sindrome di astinenza) che si

manifesta con sintomi grossolanamente opposti agli effetti della droga. Per esempio l'astinenza da droghe eccitanti produce

una sorta di depressione. La dipendenza psichica, molto più subdola ed insidiosa, resta anche quando il fisico è stato

disintossicato ed è il desiderio spasmodico della droga, la convinzione di non poter andare avanti senza di essa. A volte,

quando il problema droga sembra superato, di fronte alla più piccola difficoltà o contrarietà od anche in una situazione

sociale di tentazione (un amico che offre una dose) non si resiste ed il ciclo dell'abuso ricomincia