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Drunkoressia: considerata una variante dell'anoressia

Drunkoressia: considerata una variante dell'anoressia

DRUNKORESSIA: IL DISTURBO ALIMENTARE DI CHI MANGIA MENO PER BERE PIU’ ALCOL

La drunkoressia è il disturbo alimentare di chi mangia meno per bere più alcol. E’ considerata una variante dell’anoressia, diffusa soprattutto fra le adolescenti.
I pazienti tendono a rinunciare al cibo, quasi fino a digiunare, per poi assumere una grande quantità di bevande a base di alcool. Il digiuno è dovuto al desiderio di compensare l’apporto di calorie determinate dall’assunzione di alcool e per rendere più veloci gli effetti dell’assunzione delle bevande alcoliche.

Gli zuccheri assunti attraverso l’alcool danno un senso di sazietà, che non fa avvertire più di tanto la fame.
Sintomi
I sintomi più evidenti della drunkoressia consistono nel rifiuto del cibo, nella riduzione drastica del peso corporeo e nel consumo eccessivo di alcolici. Chi soffre di drunkoressia prova generalmente un senso di disagio, di insicurezza e di difficoltà nel relazionarsi con gli altri. Il consumo di alcool è anche frequente in chi soffre di anoressia e bulimia, spesso per rimediare al senso di colpa di aver mangiato troppo.

Conseguenze
Secondo gli esperti la drunkoressia è in aumento e colpisce sempre di più i giovani tra i 14 e i 18 anni, che non vedono il loro corpo adeguato agli ideali di bellezza che vengono sempre più esaltati dalla società attuale. La drunkoressia può portare a delle conseguenze sia fisiche che psicologiche.

Complicazioni
osteoporosi, disturbi a carico dei reni, problemi neurologici, malattie cardiovascolari, problemi al cavo orale e ai denti, amenorrea, ulcera all’esofago, disturbi gastrointestinali, patologie del fegato, tremori, disturbi del sonno, disturbi sessuali, ansia. sintomi depressivi e ossessivo-compulsivi, irritabilità, stress, problemi nello sviluppo psicofisico

Cure
Il trattamento per la drunkoressia comprende la psicoterapia individuale, ma anche quella di gruppo. Particolarmente indicata è la psicoterapia cognitivo-comportamentale, per indagare le cause profonde del problema e per ristabilire i comportamenti corretti. E’ essenziale rivolgersi a centri specializzati nei disturbi dell’alimentazione, in modo tempestivo, per non mettere in pericolo la vita del paziente.

 



(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.cesda.net/?p=13542

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)