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European Journal of Preventive Cardiology: consumo moderato di alcol e riduzione del rischio cardiovascolare

European Journal of Preventive Cardiology: consumo moderato di alcol e riduzione del rischio cardiovascolare

Quanto alcol bere a settimana per proteggere il cuore

Dai risultati di una ricerca è emerso che chi fa un consumo moderato di alcol può avere un ridotto rischio di malattie cardiovascolari (e di mortalità) rispetto a chi non beve alcolici

Numerosi sono gli studi epidemiologici che dimostrano come il consumo di bevande alcoliche possa essere un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie come il disordine psichico e comportamentale, malattie gastrointestinali, patologie cardiovascolari e immunologiche, infertilità e tumori. Tuttavia, questa evidenza si basa su dati che riguardano individui giovani e non esiste ancora alcuno studio sugli anziani che la confermi. Inoltre, di contro, altre ricerche suggeriscono che un consumo di alcol moderato può essere associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari (CVD).

Ad indagare tale correlazione un recente studio, pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology, condotto dalla Monash University School of Public Health and Preventive Medicine: si tratta del primo studio che esamina in maniera specifica le conseguenze dell’alcol sulla salute del cuore negli anziani. Dai risultati della ricerca è emerso che chi fa un consumo moderato di alcol ha un ridotto rischio di malattie cardiovascolari e di mortalità per tutte le cause, rispetto a chi non beve alcolici. Ma qual è la quantità giusta da assumere a settimana affinché l’alcol possa proteggere il cuore da queste malattie e dal rischio di mortalità? Ce lo dicono i ricercatori dalla Monash University.

Lo studio

Lo studio clinico, denominato “ASPirin in Reducing Events in the Elderly” (ASPREE), è uno studio su larga scala e a lungo termine, nato con lo scopo di sviluppare strategie efficaci per migliorare la qualità della vita e l’aspettativa di vita degli anziani. La ricerca è stata condotta su 18mila americani (USA) e australiani di età pari o superiore ai 70 anni (età media 74 anni) che non avevano precedenti eventi cardiovascolari, diagnosi di demenza o disabilità fisica. Gli eventi CVD includevano morte per malattia coronarica, infarto miocardico non fatale, ictus fatale e non fatale, morte cardiaca o vascolare non coronarica e ospedalizzazione per insufficienza cardiaca. Le informazioni sul consumo di alcol (giorni di consumo alla settimana e numero in media di bevande al giorno) sono state valutate mediante un questionario auto-riferito. 

Quanto alcol bere a settimana per proteggere il cuore

Sulla base delle informazioni auto-riferite dai partecipanti, l'assunzione di alcol è stata calcolata in grammi a settimana: per gli statunitensi una bevanda standard era equivalente a 14 g, mentre per gli australiani una bevanda standard era equivalente a 10 g. I partecipanti sono stati seguiti per una media di 4,7 anni, e lo studio ha rilevato che chi consumava tra i 51 e i 150 g a settimana aveva un rischio minore di eventi cardiovascolari rispetto a chi non consumava beveande alcoliche. Inoltre, il consumo di 51-100 g di alcol a settimana è stato anche associato a un ridotto rischio di mortalità per tutte le cause.

Un modesto consumo di alcol riduce il rischio di mortalità

Lo studio ha dimostrato che un modesto consumo di alcol, in un gruppo di anziani sani, non risulta dannoso ma può addirittura proteggere il cuore dalle malattie cardiovascolari e ridurre il rischio di mortalità di questi soggetti. 

(...omissis...)
 
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.today.it/benessere/salute/quanto-alcol-bere-proteggere-cuore.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)