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Felipe Massa, confessione-shock: "Rischiavo il tunnel della droga"

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Il brasiliano della Ferrari si confessa in un'intervista a Radio Jovem Pan: "Avere come obiettivo lo sport è stato importante, conoscevo persone che facevano uso di droghe e io potevo entrare nel giro". E su Alonso: "A Maranello solo i migliori, e lui è uno dei più forti"
SAN PAOLO (Brasile), 11 novembre 2009 - "Senza lo sport, rischiavo di entrare nel tunnel della droga". E' la confessione-shock di Felipe Massa, in un'intervista rilasciata alla radio brasiliana Jovem Pan.
"Le amicizie sono importanti. E avere un obiettivo nella vita, che per me era lo sport, è stato importante. Conoscevo persone che facevano uso di droghe e io potevo entrare in questo giro, ma non l'ho fatto perchè per me non era importante. Non ho mai usato droghe per aiutarmi". Il brasiliano della Ferrari si è poi soffermato sull'imminente paternità: "È un cambiamento molto grande nella mia vita. Non sarò più un pilota, sarò un padre che deve preoccuparsi non solo della propria vita ma al 100% di quella di suo figlio". Un periodo bello finalmente, che diventerà perfetto quando finalmente quando potrà tornare in pista, dopo il drammatico incidente dell'Hungaroring: "Sono pronto a tutto, la cosa più importante è correre ma siamo preparati. Sono al 100%, il recupero è stato buono, sono tornato a fare palestra, a correre sui kart, in F1. L'operazione è stata seria. Potevo perdere la vista". E conclude: "Ero pronto per correre a Valencia ma mia moglie mi ha detto di non andare".
Massa ha parlato anche del nuovo compagno di scuderia, Fernando Alonso: "Fernando è un gran pilota, uno dei migliori in Formula 1, ma chiunque venga in Ferrari è sempre un compagno forte, perchè la Ferrari cerca sempre i migliori. Io però farò come sempre, cercherò di vincere. E con Alonso faremo un'auto competitiva e in pista dipenderà da noi". Il brasiliano non teme una nuova "era Schumacher" e la concorrenza interna dello spagnolo: "Il lavoro all'interno di un team è di gruppo. Schumacher aveva una grossa voce in capitolo in Ferrari perchè se l'è conquistata. È arrivato, ha lavorato e ha creato una squadra competitiva. Per diventare primo pilota devi portare lavoro e risultati".