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Firenze: alcol a fiumi senza controllo

Firenze: alcol a fiumi senza controllo

Vigili inflessibili ai varchi e ressa di giovani nelle zone cult. Per il resto il solito centro da cartolina
Firenze - La notte di Firenze ha una faccia un po' così. Bella sempre, ma buia troppo. Con la gente che si aggruma nelle zone

ad alta densità di locali. Per il resto, un mezzo deserto. Sconsola la cartolina di via Tornabuoni a mezzanotte: quattro

persone con la boccia di vino in mano. E stop. Se non si contano i due vigili che bloccano l'accesso allo scavalco del ponte

Santa Trinita, non c'è praticamente anima viva. Entrati nella zona off-limits alle auto, secondo il contestato provvedimento

di ztl notturna in vigore fino al 26 settembre ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 23 alle 3, regna il silenzio, ma anche la

desolazione: gli unici colori stanno nelle vetrine, fortunatamente ancora accese. Ma signori, questo è il quadrilatero della

moda, cosa succede? Il nostro viaggio si inoltra nella notte del centro.
E' mezzanotte e un quarto e dal deserto Tornabuoni la faccenda si rianima in piazza Strozzi, al gazebo del locale. Anche il

Duomo pedonale, di notte fa un certo effetto solitudine: i tavolini all'aperto di via Martelli sono pochi come la gente che

li frequenta, e in ogni caso alle 23,30 chiudono bottega. Sul sagrato della cattedrale, la solita scena di ordinario degrado:

bottiglie di birra, di vino, di spumante, gusci in cartone di pizza da asporto, resti di cibo di un banchetto finito

abbandonati lì. Panorama identico pochi minuti dopo in piazza Santa Croce. Eppure la vendita di alcolici da portar via è

vietata dalle 22 alle 3 di notte in tutto il centro storico, fino al 30 settembre. O qualcuno bara o la gente porta da bere

nello zaino.
Le fotografie del centro di notte sono tanto differenti da una zona all'altra da sembrare immagini scattate in città diverse.

Alla desolazione di via Cerretani, via Maggio, via Guicciardini, piazza Pitti, si contrappone il caos di via de' Benci,

piazza Santa Croce, via Verdi, dove si cammina gomito a gomito come al mercatone del martedì alle Cascine. In un crescendo di

tasso alcolico che corrisponde all'innalzarsi del volume delle voci che a notte fonda diventano urla. A mezzanotte e mezzo il

livello di ubriacatura è quello che richiede lo svuotamento della vescica, così i muri di via de' Mozzi, via Mosca, piazza

Peruzzi diventano orinatoi qualsiasi. Con la puzza che asfissia. Mentre una folla oceanica invade l'area intorno al chiosco

di piazza Poggi. Nessuna attrazione particolare.
Se non ci sono spettacoli in programma, gli adulti preferiscono l'ora dell'aperitivo, i giovani dall'aperitivo partono per il

percorso alcolico a tappe crescenti.
Ma perché la città si riempie solo a macchia di leopardo? Come mai la gente si concentra solo nelle zone della movida? Le

ipotesi sono al vaglio degli amministratori. Forse in parte è stata ciccata la politica del liberismo commerciale: si è

consentito il proliferare incontrollato e concentrato di pub e simili in alcune zone del centro che sono diventate quasi

invivibili per i residenti che la notte rivendicano il diritto al riposo.
Sarà un po' colpa di un'estate che è tale solo per il calendario e invita la gente a radunarsi davanti ai locali senza

spingersi oltre (anche l'operazione tavolini all'aperto, partita in ritardo rispetto allo scorso anno, stenta). Sarà per via

della ztl notturna o delle mode: con il popolo della notte che elegge di stagione in stagione il locale cult. Studiando il

flusso migratorio degli amanti della movida si finisce al piazzale Michelangelo. Per arrivarci occorre una santissima

pazienza da spendere in coda e raddoppiare alla ricerca di un parcheggio. Lassù ci sono locali in voga e soprattutto non c'è

la zona blu.
Vigili inflessibili: alle 23 una coppia blocca l'accesso al lungarno della Zecca; in quattro proibiscono l'ingresso al

lungarno Ferrucci; altri due sorvegliano il varco Tornabuoni. Per il resto ci sono le porte telematiche, tutte in funzione

con luce rossa. All'una di notte Sant'Ambrogio è sotto assedio: gente ovunque. Alla stessa ora piazza Signoria, via Roma e

piazza della Repubblica dormono. Un quarto d'ora più tardi siamo in San Niccolò, c'è gente, ma meno degli altri anni. Questo

è il centro di notte. Con i giovanissimi che tracannano ogni genere di alcolico e gli adulti che, forse per pigrizia o forse

per scarsezza di attrattiva, se ne vanno altrove. Buonanotte Firenze.
Ilaria Ulivelli