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Firenze, chiuso il locale �Central Park�: una 17enne intossicata dall'alcol

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Il questore chiude il Central Park: "Stop di dieci giorni". E' il quarto locale punito in una settimana. Il vicesindaco: "Negozi, rivedere gli orari"
Firenze - Chiusura per dieci giorni del Central Park, il disco club, Ristorante e lounge bar alle Cascine, aperto solo nei week-end. La chiusura è scattata dopo la verifica di quanto avvenuto lo scorso sabato notte, quando durante una cena-festa di compleanno nella discoteca una 17enne si è sentita male ed è stata soccorsa e ricoverata in coma etilico a Ponte a Niccheri. Il provvedimento - sospensione della licenza - è stato deciso dal questore Francesco Tagliente in base all'esito degli accertamenti dell'ufficio minori della divisione anticrimine coordinata dal dirigente Costantino Capuano. Della notifica si è occupata la polizia amministrativa.
La ricostruzione dell'episodio è stata resa possibile anche con le testimonianza delle minori coinvolte. Secondo i primi esami, il tasso alcolemico riscontrato sulla 17enne, che ha determinato l'intossicazione da abuso di bevande alcoliche, è pari a 1,90 g/l. Secondo la polizia alle minori sarebbero stati somministrati superalcolici in assenza di controllo da parte del personale addetto. Il che sarebbe stato causa dello stato di ubriachezza della minore.
La direzione-organizzazione del Central Park, nel prendere atto del provvedimento, evidenzia come ai giovani a cena sia stato servito solo vino, in quantitativo limitato: 2 bottiglie ogni dieci persone. Limitazione che diventa totale nei casi di ragazzi ancora più giovani. Nessun cuba libre, o vodka, gin. A parte rispetto alla cena i ragazzi pagano la drink card per due sole consumazioni, 10+10 euro. E a prescindere dal fatto che con cena e drink card i ragazzi hanno in genere già esaurito il loro budget, il locale comunque fa in modo di «sconsigliare» l'assunzione di altre bevande alcoliche.
Sale così a 4 il numero delle licenza sospese per motivi legati all'alcol in una settimana: il segno di un deciso giro di vite da parte della questura, impegnata nella tutela dei giovani, in special modo minori. I tre casi precedenti riguardano locali notturni di Piazza del Mercato Centrale, via degli Orti Oricellari, e via dei Magliabechi, le cui licenze sono state sospese per 5 giorni nel primo caso e per 15 negli altri due. In quest'ultimo caso nel corso del week end precedente due quindicenni sono rimaste intossicate da alcol, al punto da essere ricoverate in ospedale. Tutti i provvedimenti sono stati adottati in relazione a specifici episodi che hanno fatto emergere la pericolosità degli stessi sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica.
«Aggiornare il codice di autoregolamentazione dei pubblici esercizi e rivedere gli orari notturni dei negozi per la vendita di alcolici: sono le due iniziative su cui vuole lavorare l'amministrazione dopo i tre casi di minorenni in coma etilico. «Bene fa il questore a prendere provvedimenti» afferma il vicesindaco Dario Nardella. «Ma - continua - la situazione, grave, richiede una gestione pure nel lungo periodo. Abbiamo ripreso il codice di autoregolamentazione di discoteche e pubblici esercizi: l'idea è di integrarli con l'impegno a sensibilizzare contro l'abuso di alcol e sul divieto di consumo per gli under 16. Abbiamo già fatto una riunione con le categorie. Vogliamo poi verificare gli orari degli esercizi che vendono alcolici, regolamentarne la chiusura». Ed evitare la vendita troppo facile, specie di notte.
giovanni spano