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Flachi: “maledetta cocaina...ho sbagliato, col calcio chiudo'

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Stavolta è tutto finito per davvero. Niente scuse, niente alibi, niente appelli, ricorsi e speranze, niente sigarette fumate per sbaglio e gente sconosciuta che al ristorante ti frega perché sei un ingenuo o, come direbbe lui, un "bischero". Stavolta mani in alto e bandiera bianca che sventola nel cielo: Francesco Flachi esce dal campo per non tornarci più. Tre anni dopo il primo verdetto e la prima squalifica, ecco che un nuovo esame antidoping lo taglia fuori dai giochi. Ancora cocaina. «E stavolta col calcio ho davvero chiuso, ho cose più importanti a cui pensare», dice lui con un soffio di voce. 
Il test risale al 19 dicembre scorso, quando, entrato al posto di Possanzini a 10´ dalla fine, con una rovesciata da fenomeno Flachi ha regalato tre punti al suo Brescia. Due gol per vittorie (l´altro, decisivo anche quello, segnato al Torino): questi i numeri dell´attaccante 35enne, uno che sicuramente per debolezza ha ottenuto dal campo meno di quello che avrebbe potuto prendersi. «Mi dispiace per tutti quelli che ho deluso, a cominciare da me stesso» dichiara all´emittente bresciana Tele Tutto. Poi una preghiera ai media: «Vi prego, non chiamatemi drogato. Sono solo uno che ha sbagliato». 
Le parole del giocatore mandano in un angolo le reazioni ufficiali che parlano di attese per le contronalisi. La stessa società, pur sottolineando la condanna per qualsiasi atleta che faccia uso di sostanze vietate, cerca di restare vicino a Flachi, che questa volta sembra ammettere l´errore preoccupandosi più di tutelare dalle malignità la sua famiglia che di un possibile futuro da calciatore, che lui stesso recide come un ramo secco. La prima positività di Flachi risale al 21 febbraio del 2007. Dopo la partita Sampdoria-Inter, il test a cui il giocatore si sottopone segnala la presenza nelle urine di tracce di Benzoilecgonina, un metabolita della cocaina, lo stesso rilevato nell´ultimo esame a cui è stato sottoposto nel dicembre scorso. In quel caso Flachi fu condannato a due anni di squalifica. Tagliato dalla Sampdoria, l´attaccante ha trascorso due anni nella casa di Forte dei Marmi con la moglie e i due figli. Dopo un ricorso al Tas senza esito e allenamenti quotidiani col Pietrasanta, l´ex di Fiorentina e Samp aveva firmato un contratto annuale con l´Empoli, col quale è tornato a giocare nel febbraio 2009, al termine della squalifica. Tredici presenze per 3 gol e in estate un altro contrattino, stavolta col Brescia. Il peggio sembrava alle spalle, insomma. Due anni senza pallone per cocaina. E nel passato anche due mesi di stop per il coinvolgimento in un caso di calcioscommesse. Poi l´ultima spallata. E una carriera che finisce qui, con molti rimpianti per quello che Flachi ha buttato via per colpa di un carattere che non andava allo stesso passo di due piedi capaci di raccontare storie belle davvero. «Sono dispiaciuto e sorpreso, in questo momento mi sento soltanto di esprimere vicinanza umana a Francesco, che conosco da tanti anni come una brava persona». Queste le parole di Beppe Iachini, il tecnico del Brescia. In caso di conferma della positività, Flachi verrà radiato, così come è stato radiato il centrocampista Jonathan Bachini, trovato positivo per volte alla cocaina