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Fumo: efficaci davvero i cerotti alla nicotina?

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Ne sanno qualcosa i fumatori ai quali se si chiedesse loro se hanno mai pensato di smettere, nessuno o quasi, risponderebbe negativamente e, si che motivi per smettere di fumare ce ne sono un'infinità, lasciamo perdere quelli noti per essere dannosi alla salute, pensiamo solo all'alto costo cui vanno incontro i fumatori nel corso delle loro giornate attorniati dal fumo di sigaretta.
Il problema è però che smettere di fumare è tutt'altro che facile, anzi è veramente difficile.Vero è che si invoca la buona volontà ed in effetti questa deve essere una delle molle più importanti per smettere di fumare, resta il fatto che la dipendenza dal fumo non è solo fisica o derivante dalla necessità dell'organismo ad approvvigionarsi di nicotina, larga parte degli insuccessi delle pratiche volte a perdere il vizio del fumo, dovrà ascriversi ad un'altra dipendenza di natura psicologica che nel fumo trova la propria gestualità ed abitudine, a parte il fatto che quando ci si imbatte in fumatori incalliti a poco servono i sermoni ed il terrorismo psicologico, meglio sarebbe essere seguiti da Centri specializzati in cui sia garantita la presenza di medici, in quanto i risvolti che una dismissione improvvisa dalle sigarette possono determinare nell'individuo possono essere anche importanti, si pensi all'ansia, al ricorso al cibo in maniera patologica ed alla depressione, solo per citarne alcuni.
Nei fatti nessun fumatore dovrebbe sottoporsi a cure mediche di qualsivoglia natura senza l'apporto di un medico che segua il corso del trattamento, anche perché, molti dei presidi attuati da questi sistemi antifumo prevedono la somministrazione di nicotina che in certi casi e può persino nuocere ancor di più delle sigarette, sulla salute di chi vi si sottopone
Detto ciò e supposto che i famosi cerotti utilizzati per smettere di fumare li abbia consigliati il medico, si tratta di stabilire quanto utili per il raggiungimento dell'obiettivo prefisso siano questi sistemi rappresentati da particolari accorgimenti in grado di rilasciare lentamente e gradualmente limitate quantità di nicotina a scalare, ovvero, rilasciando di volta in volta quantità dell'alcaloide sempre minori fino a disassuefare l'organismo dalla sostanza. A parere di un gruppo di studio che ha curato una ricerca volta a determinare l'efficacia o meno di tali cerotti, si sarebbe visto che in effetti questi presentano un'efficacia dimostrata al fine di liberarsi dalle sigarette in un periodo più lungo di quanto siano consigliati, visto che si parla di sei mesi, tuttavia l'effetto positivo del trattamento, ovvero, le possibilità che i cerotti giungano all'obiettivo prefissato, restano nell'ordine di 1 a 7, ovvero un fumatore su sette riesce con questi sistemi davvero ad affrancarsi dalle sigarette.
La ricerca è stata finanziata dal National Cancer Institute e dal National Institute on Drug Abuse.Caryn Lerman; uno degli autori nonché direttore del Tabacco Usa Research Center presso la University of Pennsylvania,ha dichiarato che, " la dipendenza da nicotina è come una malattia cronica e non può dunque essere trattata con terapie a breve termine. I fumatori dovrebbero parlare con i loro medici per sapere se è preferibile continuare ad usare il cerotto alla nicotina per un lungo periodo di tempo come alternativa a riprendere a fumare.Il cerotto riduce la voglia di fumare ed i sintomi di astinenza, rilasciando lentamente una dose costante di nicotina attraverso la pelle. Gli orientamenti più recenti dello US Public Health Service raccomandano che i fumatori che stanno cercando di smettere usino il cerotto per otto settimane, anche se alcune marche di cerotti sono state progettate per essere utilizzate per un massimo di 10 settimane".