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Fumo in gravidanza e rischio di psicosi adolescenziale

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Le madri che fumano durante la gravidanza espongono il nascituro a un rischio maggiore di sviluppare sintomi psicotici durante l'adolescenza. Una ricerca pubblicata da British Journal of Psychiatry, ha riscontrato questo legame in un campione di circa 6.300 bambini di 12 anni, esaminati con questionari specifici su sintomi simil-psicotici, come allucinazioni o fenomeni illusori. In circa 700 casi (11.6%) i sintomi erano sospetti o definiti e in 300 (4.7%) erano accertati. I dati sul campione di altrettante mamme indicavano che il 19,3 aveva fumato tabacco, il 70% aveva consumato alcol e il 2,5% aveva fatto uso di cannabis, almeno una volta durante la gravidanza. L'abitudine al fumo in gravidanza aumentava fino a 1,33 il rischio di manifestare sintomi con una tendenza che dipendeva da quante sigarette erano state fumate (da 0 a oltre 20 al giorno). Il consumo di alcol non aveva un effetto lineare e le conseguenze si manifestavano solo qualora le quantità di alcol ingerito superavano le 21 unità alla settimana. Il basso consumo di cannabis dichiarato non permetteva di fare valutazioni consistenti. Le ragioni di questi effetti negativi vanno ricercate nell'esposizione nell'utero a sostanze tossiche che potrebbero avere un impatto indiretto su attenzione, impulsività e aspetti cognitivi del bambino. (S.Z.)