338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Gianni Testino: prevenire i problemi dell'alcol fa risparmiare all'Italia 25 miliardi di euro

Gianni Testino: prevenire i problemi dell'alcol fa risparmiare all'Italia 25 miliardi di euro

Gianni Testino "A scuola per imparare a star bene"

Il presidente della Società italiana di alcologia: "Investire sull’educazione fa risparmiare 25 miliardi"

di FRANCO MONTEVERDE
 

Fa di conto, l’epatologo Gianni Testino, il presidente nazionale della Società italiana di Alcologia e responsabile del Centro alcologico della Asl 3, da anni in trincea contro il consumo di alcol e le dipendenze da uso di sostanze, che affliggono soprattutto i giovanissimi: «Gli ultimi dati sono drammatici, e dimostrano che i problemi legati al consumo di alcol, e mi riferisco non solo alle malattie, ma anche agli incidenti e ai casi di violenza, sono in costante aumento.
E tutto questo costa alle casse dello Stato, già in sofferenza, una cifra assolutamente spaventosa e inaccettabile».
Quanto costa, professore, questa che da emergenza è ormai diventata una situazione incancrenita?

«L’Organizzazione mondiale della Sanità ha stimato che in Italia vengono bruciati ogni anno 25 miliardi di euro per danni tangibili da consumo di alcol. Altro che reddito di cittadinanza e flat tax...».
E in Liguria le cose come stanno?
«L’Oms non segnala i costi regionali, ma tenendo conto che la nostra è una delle regioni in cui il consumo di alcol è più elevato rispetto alla media nazionale...».
Ma si può fare qualcosa, in concreto, per ridimensionare il fenomeno?
«Guardi, la prima cosa da fare è agire sui giovanissimi. Da anni portiamo avanti nelle scuole liguri il progetto Educazione a corretti stili di vita, attualmente inserito nell’offerta formativa di ALISA, ma dobbiamo e possiamo fare fare di più».
In che modo?
«L’evidenza scientifica attuale ci suggerisce di raggiungere con il nostro messaggio i ragazzi fra i 9 e i 13 anni.
Il report 2018 del Centro alcologico, in corso di pubblicazione, dimostra che il conusmo di alcol e sostanze stupefacenti aumenta in modo significativo quando i ragazzi approdano alla terza media. Esiste però un problema di fondo».
Quale, professore?
«Attualmente un numero limitato di ragazzi viene raggiunto dalle
informazioni, e solo una volta nel loro percorso scolastico».
Come fare di più?
«Il risultato migliore si potrebbe ottenere solo inserendo in maniera organica nel percorso formativo dei ragazzi l’educazione a un corretto stile di vita».
Facendola diventare una materia di studio?
«In pratica sì, ma non una materia vera e propria con tanto di cattedra e voti.
Basterebbe che ogni scuola utilizzasse i referenti alla Salute, che già esistono, come gestori di questo percorso di formazione. Se si riuscisse a fare questo, allora acqusterebbero forza e sostanza anche tutte le iniziative che stanno fiorendo in questo periodo».
Quali iniziative?
«Penso, in primo luogo, al controllo dei messaggi pubblicitari, che troppo spesso associano l’alcol al successo nella vita di relazione e nello sport.
Ma anche all’attuale iniziativa del governo di istituire un controllo più pressante davanti alle scuole, anche con le unità cinofile, per fare emergere la presenza di droghe».
Educazione dei ragazzi, quindi, ma anche coinvolgimento degli organi scolastici.
«E delle famiglie, soprattutto. Qui non si tratta di militarizzare la scuola, ma di evidenziare criticità che vanno discusse con i genitori che spesso non percepiscono la pericolosità dei comportamenti dei loro figli».
Il consumo di alcol e sostanze quanto incide sulla salute dei nostri giovani?
«Basti dire che sono la prima causa di morte e disabilità nei ragazzi al di sotto dei 25 anni. Per ogni decesso si registrano 3 casi di disabilità».
Ma da parte delle scuole e delle famiglie genovesi e liguri, c’è richiesta per accedere ai vostri incontri con gli studenti?
«Sì. Il nuovo anno scolastico non è ancora cominciato e già abbiamo avuto richieste da 12 diversi istituti scolastici.
Anzi, questo mi dà modo di ringraziare i numerosi docenti e dirigenti scolastici sensibili al problema della salute dei giovani.
Ma nello stesso tempo anche di evidenziare un altro problema, non da poco».

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://genova.repubblica.it/cronaca/2018/09/15/news/gianni_testino_a_scuola_per_imparare_a_star_bene_-206540314/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)