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Gioco d'azzardo patologico: i criteri di diagnosi

Gioco d'azzardo patologico: i criteri di diagnosi

Rosa Versaci, psicologa e psicoterapeuta, ci spiega i criteri generali che consentono di delineare il gioco d'azzardo

patologico all'interno di una categoria diagnostica più ampia
I criteri diagnostici del DSM-IV sono:
1) La sua attenzione è assorbita dal gioco (a esempio, si preoccupa di rivivere precedenti esperienze di gioco e pianificare

la prossima giocata, pensando ai modi di reperire denaro per giocare).
2) Ha necessità di giocare con somme di denaro crescenti per raggiungere l'eccitazione desiderata.
3) Ha effettuato ripetuti e inefficaci tentativi di controllare, diminuire o interrompere l'attività del gioco.
4) Inquietudine e irritabilità sono dominanti durante i tentativi di contenere o eliminare il gioco.
5) Il gioco permette di fuggire dai problemi o di attenuare la disforia (a esempio: sentimenti di impotenza, colpa, ansia,

depressione).
6) Dopo aver perso denaro, spesso ritenta nei giorni successivi (rincorrere le perdite).
7) Mente a familiari, al terapeuta o ad altri per nascondere il grado di coinvolgimento nel gioco.
8) Commette atti illegali, quali falsificazioni, truffe, furti o appropriazioni indebite per finanziarsi il gioco.
9) Rischia di perdere relazioni significative, lavoro opportunità di studio o di carriera a causa del gioco.
10) Conta su altri per disporre di denaro per superare una situazione finanziaria disperata causata dal gioco.
Per essere considerato patologico bisogna che siano presenti cinque o più aspetti tra quelli sopra enumerati.