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Grosseto: iniziative del Comune contro la movida

Grosseto: iniziative del Comune contro la movida

Il Tar respinge la richiesta dei locali, l'ordinanza del sindaco resta valida Cantini, del Pepe Nero: «Dovremo abbassare il prezzo degli alcolici»
Il Comune di Grosseto si aggiudica il primo round nel match sulla "movida". Il Tar della Toscana, al quale 34 gestori di locali hanno fatto ricorso contro l'ordinanza che impone di vendere alcolici in bicchieri di plastica dopo le 22.30 per motivi di sicurezza, ha deciso di non accettare la richiesta di sospendere l'ordinanza. Secondo i giudici Bernardo Massari, Ivo Correale e Pierpaolo Grauso della seconda sezione del tribunale di Firenze chiamati a decidere lo scorso 6 maggio, l'ordinanza «non si presenta lesiva della concorrenza. Il divieto di vendita in contenitori di vetro è relativo solo a poche ore serali e comunque sussiste il divieto previsto dall'articolo 689 del codice penale. Peraltro esistono deroghe che interessano alcuni locali che hanno presentato il ricorso».
 La richiesta di sospensione è il primo passo di ogni ricorso al Tar ma per avere la sentenza definitiva si dovrà aspettare che i giudici entrino nel merito delle contestazioni. «Il Tar - spiega l'avvocato Giada Manciulli, legale dei 34 gestori - ha valutato che non ci sono estremi per sospendere l'ordinanza ma questo non ci preoccupa, perché in realtà le sospensioni sono molto rare. Preme ribadire, invece, che il Tar non si è ancora pronunciato nel merito. Per questo abbiamo presentato istanza di prelievo e chiederemo che venga fissata una data».
 In attesa di sapere a chi darà ragione il Tar, nei bar e nei locali di Grosseto dalla tarda serata si continuerà a bere in calici di plastica. Ma non senza qualche malumore. «Far pagare 5 euro per un cocktail o un distillato servito in un bicchiere di plastica è una mancanza di rispetto verso il cliente - spiega Massimiliano Cantini, presidente dell'associazione di gestori Publigest e titolare del Pepe Nero, tra i promotori del ricorso al Tar - e per questo mi vedo costretto a prendere provvedimenti. Pensiamo di fare uno sconto di un euro su ciascuna bevuta a partire dalle 22.30, quando scatta l'obbligo di tirar fuori i bicchieri di plastica. Questo a dimostrazione che, nella realtà, il comportamento del Comune su questa materia è contraddittorio: prima addossano la responsabilità dei vandalismi a chi vende alcol a prezzi troppo bassi, e poi, abbassando il livello del servizio, costringono ad abbassare indirettamente i prezzi».
 E sulla decisione del Tar dello scorso 6 maggio aggiunge: «Anche nel precedente ricorso che facemmo contro l'ordinanza di chiusura anticipata, il tribunale di Firenze respinse la richiesta di sospensione del provvedimento del Comune, ma poi ci ha dato ragione. Noi intanto proseguiamo con la nostra linea e fra una settimana o dieci giorni arriveranno le telecamere all'ingresso dei locali».
 Tattiche diverse per un obiettivo comune: arginare le intemperanze delle notti grossetane. Il fronte dei "giusti" rimane però sempre spaccato.