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Ho 38 anni. Ho fatto uso di sostanze per 14 anni e abusato di alcol per altri 5...

Ho 38 anni. Ho fatto uso di sostanze per 14 anni e abusato di alcol per altri 5...

Ho 38 anni. Ho fatto uso di sostanze per 14 anni e abusato di alcol per altri 5. La mia attività di spacciatore permetteva a me e alla mia famiglia di condurre una vita molto agiata ma poi è successo che...

 

Ho 38 anni. Ho fatto uso di sostanze per 14 anni e abusato di alcol per altri 5. A causa della mia dipendenza ho perso l'affetto e la vicinanza di molte persone care, tra le quali mio figlio.
Ho conosciuto la mia ex moglie quando avevo 18 anni. Anche lei come me faceva uso di sostanze stupefacenti, seppur in minor quantità. Dopo appena un anno abbiamo deciso di sposarci ed entrambi abbiamo smesso di assumere droghe.
Nostro figlio E. è arrivato 12 mesi più tardi. All'inizio andava tutto bene, eravamo una famiglia felice.
Poco dopo però io sono ricaduto nel mondo delle droghe. Ho ripreso anche la mia attività di spacciatore che permetteva a me e alla mia famiglia di condurre una vita molto agiata.
Ad un certo punto ho conosciuto un'altra donna, me ne sono innamorato e ho deciso di lasciare mia moglie.
La separazione è stata per me deleteria: l'ho vissuta come un fallimento perché provenendo io da una famiglia di genitori separati mi ero ripromesso di non far passare a mio figlio quello che avevo passato io.
É stato lì che ho iniziato con l'eroina, nel disperato tentativo di placare la mia sofferenza.
All'inizio continuavo a vedere mio figlio, ma poi ho deciso di allontanarmi da lui perché non sopportavo l'idea che vedesse suo padre rovinato dall'eroina e che crescesse con un padre "tossico".
Per quasi 10 anni non più avuto sue notizie, anche se mi mancava molto non trovavo il coraggio di tornar indietro perché la vergogna era troppa. Ho riallacciato i rapporti con lui dopo un periodo in comunità durante il quale mi ero disintossicato del tutto.
All'epoca mio figlio aveva 11 anni, trascorreva un fine settimana con me e uno con sua madre.
Non è stato facile farmi accettare, ma poco alla volta lui si è fidato di me e siamo riusciti a ricostruire un rapporto.
Ricordo quel periodo della mia vita come un periodo felice. Ero anche riuscito a trovare un lavoro in un'azienda vinicola come venditore.
Purtroppo dopo circa 3 anni l'azienda ha dovuto mettermi in cassa integrazione. Questo evento mi ha gettato in un profondo sconforto e ho iniziato a bere. Nuovamente mi sono reso conto di non potermi occupare di lui in quelle condizioni: ero sempre ubriaco e non avevo più interessi o stimoli.
Per il suo bene ho deciso di allontanarmi da lui una seconda volta. Oggi sono al CUFRAD.
Ho ancora momenti di sconforto durante i quali il senso di fallimento e i sentimenti di colpa riaffiorano.
Ho comunque trovato il coraggio di farmi vivo con lui. Alcuni mesi fa gli ho scritto una mail e lui dopo un po' di tempo mi ha risposto. Abbiamo ripreso i contatti tramite Internet. Io inizialmente ero in forte imbarazzo perché sentivo di dovergli dare molte spiegazioni, ma lui si è mostrato abbastanza disponibile fin da subito. La mia speranza oggi è quella di non interrompere più i nostri contatti e di poterlo veder crescere di persona...