338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Ho due figli ancora ragazzini, ho dovuto scegliere: o io mi tenevo loro e perdevo la bottiglia o mi tenevo la bottiglia, perdendo loro

Ho due figli ancora ragazzini, ho dovuto scegliere: o io mi tenevo loro e perdevo la bottiglia o mi tenevo la bottiglia, perdendo loro

Ho due figli ancora ragazzini ... abbiamo discusso un po'... ed io ho dovuto scegliere: o io mi tenevo loro e perdevo la bottiglia o mi tenevo la bottiglia, perdendo loro. Ho preferito perdere la bottiglia.

Ho due figli ancora ragazzini ... abbiamo discusso un po'... ed io ho dovuto scegliere: o io mi tenevo loro e perdevo la bottiglia o mi tenevo la bottiglia, perdendo loro. Ho preferito perdere la bottiglia.

Sono Fabrizio ed ho 54 anni, sono titolare di un ristorante in provincia di Torino, e avevo a disposizione abbondanza di alcol; prima potevo essere definito un bevitore sociale, diciamo così, e ciò mi ha dato la possibilità di usare l'alcol come un calmante ... il fatto di bersi un goccetto di vino alla fine della giornata di lavoro, ... poi la classica bottiglia di vino stappata ad una certa ora, verso la metà della serata, e un'altra bottiglia proprio prima di andarsene dal locale.

Così piano piano sono scivolato nel tunnel dell'alcol e non mi sono neanche accorto di dove andavo a parare, ritrovandomi così con le mani tremanti ed una testa abbastanza confusa, ... cioè non mi "ritrovavo" più come qualche anno prima.

Malgrado io abbia già fatto 24 anni di attività sempre nello stesso ristorante, non mi sono accorto di diventare un alcolista, tranne questo tremore al mattino che mi riportava nuovamente a ".... tirare su le serrande" facendomi due o tre calici di bianco di modo che mi sparisse il tremolio.

Giunto a questo punto ho chiesto aiuto al Ser.T.. Ho spiegato tutto ciò che mi stava accadendo e mi è stata data la possibilità di andare per un mese in una Clinica che si occupava di disintossicazione in Piemonte, nel Canavese. Da lì, poi, sono uscito, ma secondo me quel mese non è bastato perchè poi ho avuto una ricaduta da lì a poco tempo e di conseguenza ho dato poco valore a quel mese che avevo passato in clinica, seppur contento di quello che avevo fatto. Finito questo mese mi sono ricollegato alla sostanza pensando di essere diventato padrone della sostanza e invece ora sono qui al CUFRAD per cercare di eliminare questo problema, anche perchè mettevo sempre davanti il bicchiere e poi i miei figli.

Allora, a seguito di questa ricaduta, ho richiesto aiuto al mio Sert e la dottoressa che mi seguiva si è messa subito alla ricerca di un posto nella clinica precedente, ma io non ero contento, perchè sospettavo andasse a finire come la volta prima... di conseguenza ho chiesto alla psicologa se c'era la possibilità di prolungare il periodo... È vero, uscito dalla clinica ero abbastanza pulito da un punto di vista fisico, ma probabilmente a livello mentale ero ancora in difficoltà, e proprio per questo adesso sono venuto qui al CUFRAD.

Ultimamente, nei mesi scorsi, avrei avuto la possibilità di toccare la sostanza, in quanto sono stato ricoverato all'Ospedale CTO per 28 giorni per un intervento alla gamba, ma non ho avuto nessun "allaccio" con birra, vino, nè con altre sostanze alcoliche. Questo mi ha dato abbastanza fiducia per quanto riguarda il futuro, cioè posso pensare che, terminato il mio percorso di cura qui, io potrò uscire con determinate sicurezze, anche perchè comuque ho due figli ancora ragazzini con cui ci siamo messi a tavola, abbiamo discusso un po'... ed io ho dovuto scegliere: o io mi tenevo loro e perdevo la bottiglia o mi tenevo la bottiglia, perdendo loro. Ho preferito perdere la bottiglia.