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News di Alcologia

Ho iniziato a fare il barbone... con l'arrivo dell'inverno... non avere un casa, un tetto sulla testa quando fuori fa molto freddo è davvero duro e pesante

Ho iniziato a fare il barbone... con l'arrivo dell'inverno... non avere un casa, un tetto sulla testa quando fuori fa molto freddo è davvero duro e pesante

I miei problemi con la droga sono iniziati quando avevo più o meno 30 anni.
Dopo aver perso il lavoro e la fidanzata a Cuneo, sono rientrato a Torino vivendo un po' con mia madre e un po' con mio padre poiché erano separati.
In questo periodo bevevo già molto, e quando avevo 29 anni, con la morte di mio padre, le cose sono peggiorate.
Nonostante lui mi avesse lasciato la casa, spendevo tutti i soldi che ricevevo dal sussidio in alcolici, e così in pochi anni mi hanno dato lo sfratto.
Proprio per questo motivo ho potuto richiedere e avere rapidamente una casa popolare dove sono rimasto per circa 20 anni.
L'ambiente della casa popolare non mi è mai piaciuto perché giravano un sacco di persone e tante facevano uso di droghe e bevevano molto.
Dopo un po' di anni che vivevo lì ho ospitato un ragazzo che non aveva posto dove stare, ma il problema era che questo ragazzo si bucava sempre e un giorno, per curiosità, gli ho chiesto di provare. Così è iniziata la mia dipendenza dalle droghe.
Continuando ad avere questo ragazzo in casa, lui me la portava sempre e io non riuscivo più a smettere. Siccome poi ne ero dipendente, assumevo delle pastiglie mischiate alla birra per cercare di smettere di star male quando andavo in astinenza, diventando dipendente anche da queste, soprattutto dal Tavor.
Tramite il Ser.T.. sono entrato al CUFRAD per i miei problemi con il bere.
Ma mentre ero inserito in "bassa protezione", durante un'uscita vado a vedere in che condizioni si trova il mio appartamento nella casa popolare e trovo le sbarre alla porta. Mi avevano tolto la casa perché non stavo più pagando nulla. Subito mi sono sentito molto male e sono andato ad ubriacarmi per dimenticare quello che era successo ma poi, quando gli operatori del CUFRAD mi sono venuti a riprendere, ho capito che avevo sbagliato e grazie al loro aiuto ho capito anche che per me era stato un bene aver perso la casa... Mi sono sentito sollevato perché quello era l'unico modo che avevo per allontanare da me tutta quella gente che beveva e che si drogava in casa mia.
Ma quando è arrivata l'estate ho voluto andarmene dalla comunità ed ho iniziato a fare il barbone. All'inizio non mi pesava tanto perché non faceva troppo freddo e andavo a dormire nei dormitori la sera e a mangiare nelle mense, però con l'arrivo dell'inverno le cose sono cambiate. Non avere un casa propria, un tetto sulla testa quando fuori fa molto freddo è davvero duro e pesante.
A Natale sono così tornato in comunità... Ho smesso di bere e sono contento per i progressi che sono riuscito a fare, non sono dipendente dalle droghe e riconosco che è stato un mio grave errore cedere alla curiosità.
Cerco di vivere serenamente le giornate qui al CUFRAD con i miei compagni di gruppo, confrontandomi con loro e condividendo i pensieri e le esperienze che abbiamo in comune.