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Incidenza dell'alcol sugli incidenti stradali: considerazioni

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Il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, che una volta invocò il tasso zero per chi guida, dichiara oggi che l'alcol è falsa causa nelle morti per incidente stradale e cita l'Istat, dicendo che l'alcol è causa di non più del 2,09% degli incidenti, e che l'etilometro è uno strumento di sola repressione. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, e l'Istituto Superiore di Sanità, attribuiscono all'alcol un'incidenza del 30% nella sinistrosità a dinamica maggiore, cioè: 3 morti su 10 sono provocati da guida alcol-correlata.
L'Istat semplicemente non annota quella voce: infatti nei modelli in dotazione alle forze di polizia vengono indicate solo un numero limitato di voci da evidenziare quali cause determinanti il sinistro: dunque, se l'ubriaco alla guida ha violato più norme di comportamento (superamento dei limiti di velocità, attraversamento col semaforo rosso, sorpasso in curva, contromano, mancata precedenza ecc.) saranno questi gli elementi ad essere indicati e ad emergere nelle statistiche ufficiali. Ecco qua. È disarmante, lo sappiamo, ma è così.
L'Asaps sulla pirateria stradale, sul contromano e sulle aggressioni alle divise, conferma che l'alcol è sempre presente fra il 35 e 45% dei casi. Anche questo, ci preme dirlo, l'Organizzazione Mondiale della sanità, massima autorità nel campo, ha chiaramente affermato che l'alcol non solo fa male alla salute, ma è causa non solo di incidenti stradali ma anche di risse, stupri, uccisioni. Allora signor ministro Zaia, viene spontaneo chiederci: perchè si ostina e persiste con dichiarazioni non veritiere? Chiara la difesa della categoria e la classe economica, promuova invece la cultura del vino e del prosecco in questo momento di crisi mondiale invitando tutti a bere ed a apprezzare i vini locali, degustandoli senza eccedere e raccomandando di non mettersi alla guida. Lei continua a mandare un messaggio sbagliato e disorientativo.