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ISS: Zuccaro "I fumatori non smettono solo perché il pacchetto è candido"

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L'alt alla proposta europea del responsabile dell'Osservatorio Fumo, alcol e droga (Ossfad) dell'Istituto superiore di sanità: "E' una misura inutile, che non ha basi scientifiche. Anzi, potrebbe trasformarsi in una moda e incentivare il fumo"

Adnkronos Salute 10 novembre 2009

L'idea di un pacchetto bianco - privo del marchio e del logo aziendale, e dunque "uguale per tutti i produttori di 'bionde'" nel vecchio continente - lascia perplesso Piergiorgio Zuccaro, responsabile dell'Osservatorio Fumo, alcol e droga (Ossfad) dell'Istituto superiore di sanità. "Quella che si sta dibattendo a livello europeo - dice Zuccaro all'ADNKRONOS SALUTE - è una misura inutile, che non ha basi scientifiche e oltre tutto considera il fumatore alla stregua di un bambino. Non si fuma certo perché il pacchetto è bello o colorato: chi ama una marca - dice lo specialista - continuerà a comprare quella, anche se il pacchetto è candido" come la neve.
Insomma, a detta dell'esperto si tratterebbe di una "ritorsione inutile contro i produttori, che non incentiva a smettere, anzi. Potrebbe avere un effetto boomerang: stimolando la nascita di un trend minimalista, il pacchetto bianco potrebbe infatti trasformarsi in una moda", dice Zuccaro. Insomma, in una società dove l'apparenza è sovrana, potrebbe contribuire addirittura a far accendere più sigarette. "In ogni caso - prosegue - non si tratta assolutamente di una misura studiata scientificamente per aiutare le persone a smettere di fumare. Oggi, infatti, sappiamo benissimo che cosa funziona davvero: basta aumentare il costo delle sigarette o dotare i pacchetti di immagini scioccanti, mostrando senza censure i danni del fumo. Una strada che nel 2010 sarà intrapresa anche dalla Francia", ricorda lo specialista.
Ma lo shock non è l'unica strada. "Funzionano anche le immagini ironiche - assicura - quelle che dicono cosa succede al corpo, pacchetto dopo pacchetto, e fanno riflettere". Niente a che vedere con il pacchetto generico, dunque. "Una misura che francamente fatico a comprendere. Dà più fastidio vedere i polmoni incrostati di nicotina, piuttosto che sfilare una sigaretta da un bianco pacchetto anonimo", conclude Zuccaro.