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News di Alcologia

La Spezia: relazione dell'Asl5 sul consumo di alcolici nei giovani

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La prima volta a 14 anni In sei mesi oltre 160 i ricoveri ospedalieri provocati dall'assunzione di
sostanze

LA NAZIONE.it 6 febbraio 2010

Continua ad abbassarsi l'età media dei giovani al primo contatto con le sostanze stupefacenti. «I ragazzi sono sempre più precoci - spiega Vico Rosolino Ricci, direttore del dipartimento di salute mentale e tossicodipendenze dell'Asl 5 -: la prima esperienza si colloca attualmente a cavallo tra la fine delle scuole medie e i primi due anni delle superiori e cresce il numero di chi, tra gli adolescenti fa uso di cannabis e alcol, soprattutto nel finesettimana e nelle occasioni di svago».
Sono alcune delle considerazione emerse a margine dell'incontro che si è tenuto ieri mattina in Provincia e durante il quale sono stati presentati i dati del report sulla diffusione delle sostanze stupefacenti nel nostro territorio. Dati estrapolati grazie al progetto ‘local monitoring', giocato sulla valutazione quantitativa e qualitativa delle politiche messe in atto nella lotta alla droga e realizzato grazie alla collaborazione tra Prefettura, enti locali, Asl, distretti sociosanitari, forze di polizia e provveditorato agli studi.
I numeri, che scaturiscono dall'incrocio tra indagini sulla popolazione, schede di dimissioni ospedaliere e cifre relative alle prestazioni offerte dai servizi territoriali di contrasto alle dipendenze, non sono incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda il consumo di sostanze tra giovani e giovanissimi. Nei primi sei mesi del 2009 i soggetti in carico ai servizi - Sert territoriali, Sert carcerario, Nucleo operativo alcologia e Centro adolescenza - sono stati in tutto 1.599 e ben 174, pari a circa l'11%, sono stati gli spezzini che hanno inoltrato domanda di trattamento per la prima volta.
Anche i dati relativi al genere sono interessanti: se nel 2004 gli uomini erano l'83,7%, nei primi sei mesi del 2009 la percentuale di rappresentanza maschile è scesa all'82,4%; nello stesso periodo le donne sono salite invece dal 16,3 al 17,6%. Inoltre l'89,4% dei soggetti in carico è di nazionalità italiana e soltanto il 10,6% è straniero. Nella maggior parte dei casi, circa il 52%, i tossicodipendenti ammettono un abuso primario di eroina. La seconda sostanza illegale maggiormente utilizzata (13%) è la cocaina. Anzi, si può dire negli anni l'uso di questa sostanza stupefacente sia più che raddoppiato: nel 2009 gli spezzini che hanno presentato domanda di trattamento sono stati 150, contro i 67 del 2004.
I cannabinoidi rappresentano la sostanza di abuso primario per il 9% dei soggetti in carico ai servizi, mentre l'1,8% dei tossicodipendenti fa uso di stimolanti, ipnotici, sedativi e allucinogeni. Nella classifica di ‘gradimento' delle sostanze l'alcol occupa comunque un posto di primo piano: l'abuso riguarda in questo caso il 24% delle domande di trattamento. Nel caso dell'eroina (593 casi trattati nel 2009 contro i 629 del 2004) il 45% dei consumatori ha tra i 35 e i 44 anni; il 50% di chi fa uso di coca ha invece un'età compresa tra i 25 e i 34 anni. I più esposti al rischio di sviluppare forme di dipendenza dai cannabinoidi (nel primo semestre del 2009 sono stati trattati 104 casi contro i 63 del 2004) sono i più giovani: il 37,5% appartiene alla fascia di età compresa tra i 20 e i 24 anni, mentre il 24%, un quarto circa del totale, ha tra i 15 e i 19 anni.
L'uso problematico di alcol riguarda soprattutto gli ultraquarantenni. I soggetti in carico presso il Nucleo operativo alcologia dell'Asl 5 della Spezia da gennaio a giugno del 2009 sono stati infatti 276 (uomini nel 71,6% dei casi) e l'età media di coloro che dichiarano un uso problematico delle sostanze alcoliche è di 48 anni. Anche in questo caso il problema è in crescita: i soggetti sotto trattamento nel 2004 erano infatti 201, a giugno del 2009 il numero era salito a 276, con un incremento di circa il 37%.