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News di Alcologia

L’alcool fa male solo al fegato?

L’alcool fa male solo al fegato?

L’alcool fa male solo al fegato?

 

Non ha nessuna rilevanza la modalità con cui si assumono alcolici. L’alcol è una sostanza che viene assorbita attraverso le pareti gastriche perciò bere mangiando preserva l’esofago e lo stomaco dalle eventuali lesioni dovute a un danno da contatto.  La differenza consiste nella quantità di alcol che diverse bevande contengono. Nel caso di persone sane che seguono un’alimentazione normale, non assumono farmaci e non hanno difetti genetici o metabolici per cui l’alcol rappresenti un problema, un bicchiere ogni tanto.

E’ più pericoloso il vino o un cocktail superalcolico?

Non è importante il tipo di bevanda, conta solo il contenuto di alcol, per cui un margarita o un daiquiri equivale a un bicchiere di vino, non è più pericoloso. Inoltre, è bene verificare le altre sostanze contenute, come per esempio i coloranti, che possono amplificare il danno.

Chi è a rischio?

Specialmente i giovani che frequentano le prime feste ed esagerano nel bere rischiano un danno a breve termine: l’epatite acuta alcolica dovuta a un carico eccessivo di alcol. Si tratta di una patologia assolutamente guaribile, ma acuta che si determina in un organismo sano legata al fatto di aver superato la quantità. Si consiglia di non superare i 50 gr al giorno di alcol che corrispondono circa a poco più di mezzo litro. In Italia è maggiore il consumo di vino e birra piuttosto che dei superalcolici.


La dipendenza del cosiddetto bevitore problematico consiste nello sviluppare una sindrome che determina un forte stato di malessere nel momento in cui si smette di bere. Questo è l’alcolista. Il bevitore eccessivo, invece, è colui che beve costantemente importanti quantità senza avere dipendenza, però sviluppa una serie di danni e patologie legate al consumo continuato ed eccessivo di alcol.
Infatti, le problematiche sono proporzionali alla quantità di alcol assunto, per questo motivo un solo bicchiere non una minaccia per la salute.

Dopo quanto tempo si possono determinare danni?

I problemi cronici si sviluppano in seguito ad un uso continuato nel tempo e all’abuso della sostanza. Vi sono studi che dimostrano come la percentuale di rischio di sviluppare determinate malattie aumenti notevolmente in soggetti che bevono anche minime quantità rispetto a chi non beve. Bastano 20 grammi, corrispondenti a un bicchiere di birra o di vino per raddoppiare il rischio di cirrosi epatica, e aumenta di circa il 20% il rischio di cancro del cavo orale e del fegato. Ciò sta a significare che l’aumento del rischio di malattie si verifica anche in caso di basse quantità nel bevitore cronico.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.humanitasalute.it/dieta-e-alimentazione/4681-tommasini-lalcol-provoca-danni-non-solo-al-fegato/

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)