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Lecco: incontro sui pericoli della guida sotto l'effetto di alcol e droga

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Incontro al 118 sui pericoli della guida sotto effetto di alcol e droga: «Conta il senso di responsabilità»
Sensibilizzazione ma soprattutto responsabilizzazione. Ben vengano gli interventi in classe, gli incontri di formazione, ma alla fine quel che fa la differenza è il modo che ciascuno ha di affrontare la vita.
Questo in breve il pensiero degli studenti della quarta meccanica e della quarta ad indirizzo chimico dell'istituto Fiocchi, che ieri hanno partecipato al progetto sperimentale siglato da regione Lombardia, con Areu l'associazione delle emergenze e urgenze, che si è svolto nella sede del 118.
Non la solita lezione ma un interfaccia tra gli operatori, Gloria Cesana e Fabrizio Mosca, e i ragazzi che sono riusciti ad innescare un contraddittorio fondamentale per la buona riuscita del progetto.
«L'obiettivo è quello di raccogliere le reali esigenze dei ragazzi e i loro dubbi - ha spiegato Gloria Cesana - proponiamo un filmato con la storia di un ragazzo che usa alcol e droga e causa un incidente, da cui esce paralizzato».
Gli studenti del Fiocchi hanno colto subito la palla al balzo e hanno rimarcato che «alla fine tante parole sono inutili, che la responsabilizzazione è una cosa personale che viene da ciascuno e che non può essere imposta. Ci si deve arrivare con la propria testa - hanno sottolineato -. Quando si esce in compagnia ci si organizza, a turno uno non beve e guida».
Altro argomento di rilevo quello della vendita dell'alcol, con la proposta arrivata direttamente dai ragazzi di toglierlo dai negozi, in particolare dai supermercati. «I controlli non ci sono, e comunque se vai in un grande centro esci con un paio di bottiglie che non danno nell'occhio, poi rientri, ne prendi altre e paghi a un'altra cassa». Una verità che spesso si cerca di coprire con possibili sanzioni e multe.
Ed è vero: al negozio ti controllano, ma nei centri commerciali, la confusione e le numerose casse permettono a tutti di acquistare quello che vogliono, nonostante i divieti. E alla fine l'unica soluzione «è quella di pensare con la propria testa, se uno ragiona non beve e non si droga». Hanno concluso.
Ad inizio lezione gli studenti del Fiocchi hanno completato un questionario, che poi è stato riproposto alla fine. Ora tutti i dati verranno inviati all'Areu che li rielaborerà su scala nazionale, e li utilizzerà per migliorare il progetto e renderlo a misura di ragazzo.