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Lombardia, boom di lavoratori sospesi per uso di sostanze

Lombardia, boom di lavoratori sospesi per uso di sostanze

Il 3,27% dei lavoratori lombardi fa uso di sostanze stupefacenti. Il dato è stato diffuso dalla Asl Milano 2 e dalla

cooperativa Marcella, istituto comense di ricerche sociali, autori di uno studio sull'uso di droghe nei posti di lavoro

basato sui controlli effettuati su 33mila lavoratori lombardi dal 2007 ad oggi, ha svelato 1080 persone positive a sostanze

stupefacenti (l'80% alla cannabis, il 17% alla cocaina e il 3% all'eroina). L'indagine, svolta in base ad un accordo siglato

nel 2007 tra stato e regioni che prevedeva possibili controlli tesi a verificare l'eventuale uso di droghe i lavoratori

impiegati in determinati settori (in totale due milioni di persone a livello nazionale, principalmente autisti, mulettisti,

personale di controllo nei trasporti ferroviari e aerei), ha portato alla sospensione dal lavoro per le persone positive e

alla loro segnalazione ai servizi territoriali (Sert) per verificarne il grado di dipendenza.
Per fare il punto sul fenomeno e sui risultati ottenuti dai test antidroga, si terrà oggi e venerdì nella sala conferenze

della provincia di Milano una una "Euroconferenza" con relatori provenienti da Austria, Germania, Inghilterra, Spagna,

Portogallo, Grecia, Norvegia, Finlandia, Cipro e il patrocinio della Commissione europea (info: www.coopmarcella.it). Tra i

relatori, Giovanni Serpelloni, capo dipartimento per le politiche antidroga del governo italiano.
In occasione del convegno, la cooperativa Marcella presenterà anche i primi dati, ancora provvisori, di una ricerca sulle

dipendenze dei lavoratori condotta in collaborazione con i Sert locali. Si tratta di un questionario anonimo che ha coinvolto

fino ad oggi 8mila lavoratori nelle province di Milano, Como, Prato, Napoli e Taranto. Dai primi dati emerge che oltre il 15%

dei lavoratori coinvolti ha problemi legati all'abuso di alcool, mentre il 34% fa un uso regolare o sporadico di droghe

leggere. Rilevanti anche i dati volti a monitorare il fenomeno di altre forme di dipendenza, come quelle da internet e gioco

d'azzardo: il 3% dei lavoratori ha sintomi di depressione quando deve stare più di un giorno lontano dalla rete, mentre il 4%

spende almeno 40euro la settimana nel gioco d'azzardo.