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Loyola University Health System: l'alcol pregiudica lo sviluppo della massa ossea

Loyola University Health System: l'alcol pregiudica lo sviluppo della massa ossea

Se prima solo le persone di una certa età - in particolare le donne in post menopausa - dovevano porre attenzione

all'alimentazione a causa di un maggiore rischio fratture, ora lo stesso avvertimento dovrebbe essere dato anche ai teenager

e ai giovani.
Sotto accusa sarebbero però, non più le proteine animali ma le bibite alcoliche che si utilizzano durante le feste (in

inglese "binge-drinking", che sta a significare una bevuta smodata, in genere durante una festa, un party). Questo è quanto

affermano i ricercatori della Loyola University Health System.
Per fortuna il rischio non è immediato, tuttavia a lungo andare, e in precoce età adulta, i grandi bevitori di alcolici

potrebbero trovarsi in spiacevoli situazioni.
Secondo lo studio si verificherebbero delle importanti modifiche in centinaia di geni coinvolti nella formazione ossea.

Questo, per lo meno, è quanto si è constatato in laboratorio durante ricerche effettuate su modello animale.
È da considerare che certi bevitori, durante una festa, possono arrivare a consumare addirittura 10-15 drink. Questo accade

soprattutto intorno ai 13 anni età per arrivare a un picco massimo intorno ai 22. La cosa positiva è che pare che negli anni

successivi il consumo medio cala (c'è da augurarselo, più che altro).
In base a questi dati è bene considerare che lo studio in questione ha valutato gli effetti degli alcolici sui geni come

fattore deleterio per la formazione della massa ossea. Per fare una smile affermazione è stato iniettato dell'alcol nel

sangue dei ratti per tre giorni consecutivi (bevitori causali) o per quattro settimane di fila (bevitori cronici). Il gruppo

di controllo ha invece ricevuto solo la soluzione fisiologica.
Dallo studio è emerso che vi sono circa 300 geni correlati alla formazione dell'osso cui è stata ridotta la funzionalità nei

ratti "bevitori cronici". Mentre i ratti esposti a continue dosi di alcol hanno mostrato un'interruzione di soli 180 geni,

alla stregua dei ratti del gruppo di controllo.
«I danni causati da stili di vita errati che incidono sullo scheletro durante l'età adulta, possono avere ripercussioni per

decenni», ha dichiarato il biologo John Callaci autore senior dello studio.
Con l'età la massa ossea diminuisce fisiologicamente, ma se durante la crescita inibiamo l'accumulo di massa ossea aumentiamo

di gran lunga il rischio di osteoporosi.
È indubbio, comunque, che al di là della riduzione della massa ossea a lungo termine, bere 10-15 drink a settimana in età

adolescenziale può essere deleterio per mente e corpo. Di conseguenza sarebbe bene che i genitori indicassero ai propri figli

qual è il giusto comportamento da adottare... nella speranza che vengano ascoltati.
(lm&sdp)