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McGill University : i minori ed il gioco d�azzardo, uno studio esamina il ruolo genitoriale

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E' stato recentemente portato a termine un interessante studio svolto dal McGill University's International Centre for Youth Gambling Problems and Risks Behaviours, riguardante il comportamento dei genitori nei confronti dell'attitudine al gioco d'azzardo da parte dei minori, chiamato Parents as Partners.
Il dr. Jeff Derevensky, co-direttore del Centro, ha detto ai giornalisti questa settimana che lo studio svolto dal suo team ha portato alla luce una realtà degna di nota, evidenziando prima di tutto che i giovani sono più predisposti a cadere nella trappola della dipendenza dal gioco rispetto agli adulti, ma soprattutto il fatto che l'atteggiamento della maggior parte dei genitori in merito, è di quasi indifferenza.
Secondo la ricerca effettuata infatti, i giovani rischierebbero dalle due alle quattro volte di più rispetto agli adulti, ma i casi di problemi con il gioco d'azzardo sono più difficili da riscontrare negli individui giovani perché fondamentalmente non finiscono col perdere la casa in cui vivono o la propria moglie.
Per capire quanto incida sui genitori, la preoccupazione che uno dei propri figli possa cadere in problemi di gioco d'azzardo, sono stati intervistati 2.700 genitori canadesi, ed il risultato è stato che quella della dipendenza dal gioco era considerata l'ultima minaccia in ordine di gravità, che potesse interessare i propri figli.
La maggior parte dei genitori ha citato l'uso di droghe (87%), l'abuso di alcool (82%), la guida in stato di ebbrezza (81%), il sesso non protetto, (81%), ed addirittura il troppo tempo passato a giocare ai video games (64%), ma solo il 40% dei genitori intervistati ha menzionato il gioco d'azzardo.
Il ruolo svolto dai genitori viene ritenuto di fondamentale importanza anche in questo caso, pertanto viene consigliato di non acquistare ai propri figli regali che possano stimolare in loro la voglia di giocare d'azzardo, come ad esempio oggetti riguardanti il mondo del poker o dei casino, né comperare regali che possano permettere loro di realizzare vincite in denaro, come ad esempio i gratta e vinci.
Derevensky ha anche precisato che il suo gruppo di studio sta collaborando con le organizzazioni di gambling online per contrastare in modo concreto il gioco d'azzardo da parte dei minori, infatti, sottolinea lo stesso dottore, le più importanti compagnie di gambling online non permetteranno mai l'accesso ai propri siti internet, a coloro che non hanno l'età legale per giocare, anche se offrono la possibilità di giocare in modalità sicura, ossia senza utilizzare denaro reale, il che lascia un po' perplessi, perché potrebbe essere un primo passo verso il gioco d'azzardo.