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Merate (LC): alcol in Brianza, considerazioni

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I CARABINIERI del Nucleo operativo e radiomobile ieri hanno pizzicato un automobilista ubriaco. Lo hanno fermato in via Trieste, in centro, con un tasso alcolico di 1,54 punti, più di tre volte tanto il limite massimo stabilito dalla legge in 50 milligrammi per litro di sangue. Si tratta di un 20enne del posto subito bloccato perchè procedeva a zig-zag e quando è sceso dall'abitacolo si reggeva in piedi a stento. Buon per lui che guidava la macchina della madre altrimenti, con un'alcolemia così elevata, se il mezzo fosse stato intestato a lui gli sarebbe stato sequestrato. È stato comunque denunciato e ha perso la patente.
DALL'INIZIO dell'anno sono già una decina i conducenti sorpresi a guidare dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Nel 2009 invece sono stati addirittura circa 350, quasi uno al giorno, solo per quanto riguarda l'operato dei militari della Compagnia di Merate e quindi la Brianza. Vanno poi aggiunti i numeri dell'attività della Stradale e delle varie Polizie locali. Le statistiche esatte non sono ancora state divulgate ma ad esempio gli uomini dell'aliquota Radiomobile alle dipendenze del maresciallo Emanuele Peritore da soli hanno ritirato 202 fogli di guida. I colleghi delle sette stazioni del territorio invece una media di due al mese. I conti sono dunque presto fatti e i dati provvisori non dovrebbero discordare di molto dalla realtà. «Le autoradio di pattuglia dispongono tutte dell'etilometro - spiega il luogotenente Vincenzo Pistininzi, comandante pro tempore della Compagnia di via Gramsci - e abbiamo in dotazione anche i cosiddetti pretest che non forniscono parametri quantitativi precisi ma almeno indicano se i soggetti controllati hanno concentrazioni di alcol superiori ai parametri consentiti. Inoltre ormai è prassi che in caso di incidenti i coinvolti vengano sottoposti all'esame». A quanto pare però controlli serrati, possibilità sempre più elevata di incappare in posti di blocco e appelli alla prudenza e alla responsabilità non bastano. Le cifre rimangono infatti ancora alte, troppo alte.
LO TESTIMONIANO pure alcuni gravi incidenti verificatisi proprio a causa dell'alcol. Il gennaio scorso ad esempio un 39enne residente in città, Marco Brivio, ha ridotto in fin di vita un adolescente che ha travolto e poi lasciato agonizzante sulla strada. A distanza di quattro ore dallo schianto la sua alcolemia era ancora di 1,1 punti. Lo scontro è avvenuto all'incrocio tra via Trieste e viale Verdi. A novembre invece Alberto Redaelli, il 61enne di Costa Masnaga ha investito e ucciso la concittadina Luigina Cogliati di 85 anni lungo la provinciale. La strada era buia, poco illuminata e una leggera nebbiolina rendeva la visibilità ancora più limitata, ma è emerso anche che l'investitore era ubriaco, con un tasso di 1,12 milligrammi di alcol per litro di sangue. Il pensionato, professionista molto stimato in paese, è stato così arrestato e ha trascorso qualche giorno in carcere prima di ottenere i domiciliari.
MA I PRECEDENTI analoghi non mancano certo. Sempre a Merate ad esempio nell'estate 2007 a perdere la vita è stata la 34enne Gigliola Sesana di Sartirana, travolta in via Monte Grappa da Simone Panzeri di Robbiate anche lui parecchio alticcio