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NicVAX sfida la dipendenza da nicotina

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La dipendenza da nicotina ha i giorni contati, grazie ai promettenti risultati ottenuti dal vaccino antinicotina, un progetto finanziato dal National Institute on Drug Abuse (NIDA).
Il progetto iniziato nel 2001 è oggi entrato nella III° fase di studi clinici, che precede la commercializzazione controllata del prodotto denominato NicVAX. I risultati sin qui ottenuti dimostrano come tra il gruppo di fumatori, tester del farmaco, vi sia una percentuale di persone più alta che smette di fumare, e periodi di astinenza più lunghi, rispetto al gruppo placebo.
Come altri vaccini, NicVAX lavora stimolando il sistema immunitario. Nel caso specifico l'obbiettivo è generare anticorpi capaci di legarsi alle molecole di nicotina nel loro viaggio al cervello del fumatore. In questo modo la molecola generata è troppo grande per penetrare nell'encefalo e scatenare il rilascio di dopamina, evitando quindi l'effetto gratificante proprio del fumo.
L'uso di tabacco rappresenta un fattore di rischio correlato a sei delle otto principali cause di morte a livello mondiale. La dipendenza da nicotina causa ogni anno 5,4 milioni di morti. Se realmente efficace, NicVAX consentirebbe di ridurre notevolmente il numero di vite umane e i costi sociali causati dalla dipendenza da tabacco.