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Nuovo Codice della Strada: ecco la versione definitiva

Versione definitiva del nuovo codice della strada

Fra le novità limiti di velocità invariati rispetto alla normativa attuale, obbligo del casco per i giovani ciclisti fino a 14 anni, mentre i motociclisti che vogliono portare con sè giovanissimi dai 5 ai 12 anni dovranno dotarsi di un seggiolino da agganciare alla sella. Immediate le polemiche: "Troppe le spinte lobbistiche, troppi i gruppi di pressione economica messi sotto protezione", spiega l'Asaps
di VINCENZO BORGOMEO
Ci siamo: prende corpo il nuovo Codice della Strada con importanti modifiche. Ossia limiti di velocità invariati rispetto alla normativa attuale, obbligo del casco per i giovani ciclisti fino a 14 anni, mentre i motociclisti che vogliono portare con sè giovanissimi dai 5 ai 12 anni dovranno dotarsi, secondo quanto stabilirà un decreto ministeriale, di un seggiolino apposito da agganciare alla sella. Sono alcune delle principali novità del Codice della strada che ha appena avuto il via libera dal Senato sotto forma di disegno di legge. Il provvedimento è stato approvato con 138 voti favorevoli, 3 contrari e 122 astenuti. A favore hanno votato Pdl e Lega. Si sono astenuti i senatori del Pd, dell'Italia dei Valori, del Gruppo Misto e delle Autonomie.
Sono venuti meno gli emendamenti sugli autisti delle auto blu (proposta divenuta un ordine del giorno), sui 150 in autostrada, sul divieto di fumo in auto, e sulla riduzione di un terzo della multa nel caso di pagamento entro dieci giorni. In quest'ultimo caso, pur essendoci stata l'unanimità in commissione, la proposta è stata cassata dal ministero dell'Economia che l'ha giudicata fonte di minori introiti.
Introiti che andranno per il 50% agli accertatori e per il 50% agli enti proprietari delle strade. E' passato, invece, l'emendamento in base al quale la sospensione della patente può essere revocata dal prefetto per le strette esigenze familiari o di lavoro di chi ha subito la sanzione, ma in tal caso il periodo temporale di sospensione viene comunque allungato.
Immediate le polemiche: "Questa riforma del Codice della strada - spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - sta diventando sempre più sorprendente. Dalla tolleranza zero si sta passando alla tolleranza 100, anzi 150 visto che si voleva assurdamente elevare anche il limite di velocità. Dopo l'accantonamento del provvedimento che limita l'apertura degli orari dei locali della notte voluto dal sottosegretario Giovanardi, dopo l'ipotesi di elevare i limiti di velocità a 150 nelle autostrade, dopo la 'sospensione della patente per 3 ore al giorno, con l'emendamento grappino, per chi ha particolari esigenze di lavoro o sociali (chi è che non ne ha alzi la mano!). Il pacchetto di provvedimenti, pur con alcuni aspetti positivi, quando sarà varato (se sarà varato in questa stesura) a parere dell'Asaps non contribuirà minimamente ad elevare il livello della sicurezza stradale. Troppe le spinte lobbistiche, troppi i gruppi di pressione economica messi sotto protezione".
"Ci auguriamo - spiega poi Carmelo Lentino, portavoce di BastaUnAttimo la campagna nazionale per la sicurezza stradale e contro le stragi del sabato sera promossa da AssoGiovani e dal Forum Nazionale dei Giovani - che alla Camera dei Deputati nel provvedimento di riforma del codice della strada siano inseriti interventi più incisivi soprattutto per quanto riguarda la reale educazione stradale. Come già ribadito - continua Lentino - servono interventi che possano realmente portare ad un cambio di marcia nel nostro Paese per contrastare le stragi che ogni giorno si verificano sulle strade. Servono norme che abbiano realmente effetti reali e per la sicurezza sulle strade va fatto ogni sforzo sempre mantenendo quel clima di condivisione utile per interventi di questa portata".
Già, troppi. Nel frattempo sulla strada si continuano a stendere lenzuoli bianchi. Come prima e, anzi, anche più di prima, specie fra i giovani +11%, specie di notte +32%. Si era parlato di lotta all'uso dei droga, alcol, uso del telefonino, scarse distanze di sicurezza, mancate precedenze, di pirateria stradali. Tutte cose ormai dimenticate perché - è ovvio - per contrastare queste violazioni servono agenti sulle strade. Ma fino a oggi non si è visto nessun aiuto alle forze dell'ordine.