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Ohio State University: sviluppato un modello matematico che spiega il consumo di alcol tra i giovani

Ohio State University: sviluppato un modello matematico che spiega il consumo di alcol tra i giovani

Alcol, in che modo decidiamo di essere “abbastanza” ubriachi?

 

Un’insolita collaborazione tra assistenti sociali e ingegneri per sviluppare interventi innovativi contro il consumo di alcol ad alto rischio

John Clapp, direttore dello Higher Education Center for Alcohol and Drug Abuse Prevention and Recovery presso la Ohio State, ha raccolto i dati sul consumo di alcol ad alto rischio tra circa 1500 studenti universitari per più di un decennio, chiedendo poi al collega Kevin Passino, ricercatore della Ohio State University, di analizzare le informazioni raccolte, servendosi di modelli in uso per risolvere problemi di ingegneria.

La modalità in cui gli studenti assumono alcol e decidono quando smettere, in realtà, assomiglia al controllo di feedback [o controllo automatico, ndr] più comunemente utilizzato in ingegneria”, spiega l’esperto. “Si chiama regolatore proporzionale-derivativo, e misura fino a che punto un sistema è mosso da un particolare input e si regola di conseguenza. È lo stesso meccanismo di controllo di crociera che si utilizza in una automobile”.

I dati erano stati raccolti mediante un esperimento piuttosto semplice. All’inizio della serata, i ricercatori chiedevano agli studenti la quantità di alcol che avevano intenzione di assumere, e in seguito li sottoponevano al test Bac (Blood Alcohol Calculator, o etilometro) più volte in orari diversi. I dati hanno mostrato che gli studenti che hanno riferito che volevano sentirsi “euforici”, regolavano il proprio consumo per mantenere un tasso alcolemico intorno allo 0,05, mentre coloro che hanno dichiarato di voler essere ubriachi, mantenevano in media circa 0,1 Bac (negli Usa è illegale guidare una macchina con un tasso alcolemico di 0,08. la soglia in Italia è di 0,05).

Secondo Clapp, l’approccio ingegneristico è quello giusto: i ricercatori potranno ora applicare nuovi tipi di equazioni per comprendere meglio i dati già raccolti, e in futuro avere una visione più dinamica dei comportamenti di consumo degli studenti. “Ora abbiamo stabilito quali sono i parametri che influenzano il comportamento dei bevitori, ma siamo ancora lontani dalla comprensione generale del fenomeno. È come se stessimo scattando foto istantanee di questi comportamenti. A breve, invece, saremo in grado di catturare immagini ad alta definizione”.

(...omissis...)

 

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.wired.it/scienza/medicina/2016/10/19/alcol-decisione-abbastanza-ubriachi/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)