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Padova: ordinanze per i baristi

Padova: ordinanze per i baristi

Palazzo Moroni detta i «comandamenti» ai baristi del centro storico. E' stato l'assessore alla Polizia municipale, Marco Carrai, insieme con la collega al Commercio, Marta Dalla Vecchia, e la commissario capo dei Vigili urbani, Marina Celi, ad indicare a 31 esercenti di Piazze e Ghetto le linee guida delComune «per ridurre i disagi presenti » nel cuore della città. Specialmente al mercoledì e venerdì sera, e al sabato dal primo pomeriggio fino a notte. Quattro le direttive imposte da Carrai, nel corso di una riunione svoltasi dalle 15.30 alle 17 nella Sala Anziani del municipio: 1) «Rispettate l'orario di chiusura, cioè le 24 per tutti - ha esordito l'assessore - Troppi di voi fanno i furbi, prendono le ultime ordinazioni ai tavoli pochi minuti prima di mezzanotte e poi abbassano a metà la saracinesca, facendo finta di fare le pulizie e continuando, in realtà, a somministrare bevande. Non siamo scemi e non vogliamo essere presi in giro. D'ora in avanti, saremo sempre più rigorosi con i controlli»; 2) «Smettetela di servire alcol ai minori di 16 anni - ha proseguito Carrai - Controllate la carta d'identità ad ogni ragazzino e fate attenzione, perché spesso l'ordinazione viene fatta da un maggiorenne, poi però il bicchiere finisce tra le mani di qualche suo coetaneo più giovane »; 3) «Non date più da bere a chi è già visibilmente alticcio - ha aggiunto il responsabile della Polizia municipale - Non c'è bisogno di una laurea per capire quando uno ha superato i limiti »; 4) «Sappiamo tutti molto bene che, purtroppo, piazza delle Erbe è parecchio frequentata dagli spacciatori - ha concluso l'assessore - Cercate, almeno, di fare in modo che il vostro locale non diventi una base logistica per lo scambio della droga (come accaduto, recentemente, al bar Munerato, per questo obbligato a chiudere alle 21 per i prossimi sei mesi, ndr). Al minimo problema, chiamate subito i Vigili urbani o le forze dell'ordine».Insomma, Palazzo Moroni chiede «maggiore collaborazione» ai baristi del centro. «Altrimenti - la minaccia di Carrai - ci fermiamoqua. Tanto abbiamo gli strumenti per intervenire in ogni momento...». Come dire: chi sgarra, paga (vedi ancora Munerato). Gli esercenti, non senza qualche titubanza, hanno promesso il proprio contributo. Erano presenti i titolari dei locali di via Marsala, via degli Obizzi, via Soncin, via Santi Martino e Solferino, via dell'Arco, via delle Piazze, via dei Fabbri, via Gritti, via del Municipio, piazza delle Erbe, piazza dei Signori, via Sauro, via Barbarigo e via Dante. Su tutte le furie, intanto, le associazioni di categoria (Appe, Ascom e Confesercenti), non invitate all'incontro: «E' scandaloso e da irresponsabili che il Comune non ci abbia avvertito - l'attacco di Mauro Cinefra della Confesercenti - Siamostati totalmente delegittimati agli occhi dei nostri associati. Vorrà dire che, d'ora in poi, non andremo più ad alcun tavolo per organizzare qualche manifestazione insieme con l'amministrazione comunale». Simile la reazione del consigliere del Pdl, Gregorio Cavalla, presente ieri come uditore: «E' stato completamente disconosciuto il ruolo del consiglio comunale. Ho appreso della riunione coi baristi leggendo i giornali, pur essendoci una commissione, che da mesi si sta occupando del problema spritz...».