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Pechino: ubriaco e senza patente uccide quattro persone...condannato a morte

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La pena capitale dovrà essere confermata dalla Corte Suprema del Popolo. Il giudice: "con la sua condotta ha dimostrato spregio delle leggi e della vita umana"

ASAPS 27 luglio 2009

Condannato a morte per aver investito ed ucciso, in stato di ebbrezza e senza aver mai conseguito la patente di guida, quattro persone. L'incredibile sentenza è stata emessa a tempo record da un tribunale del popolo a Chengdu, capitale della provincia cinese del Sichuan, nel sudovest del paese: è qui che nel dicembre dello scorso anno un giovane abitante del posto, dopo aver partecipato alla festa di compleanno di un parente, si era messo alla guida di un'auto, sulla cui proprietà la stampa locale - ripresa dall'Associated Press (AP) - non è stata in grado di fornire informazioni precise. Quello che è certo è che nonostante la Cina vanti il poco invidiabile primato di reati per i quali un tribunale può decidere la messa a morte del condannato, è la prima volta che nel paese diretto da Hu Jintao qualcuno andrà al patibolo per un crimine stradale: strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. E se la condanna venisse confermata dalla Corte Suprema del popolo, Sun Weiming, 30 anni, questo il nome del prigioniero, potrebbe essere soppresso nel giro di pochi giorni. Alcuni organi di stampa locali citati dall'AP, tra i quali il Tianfu Morning Post o il Sichuan News Network, hanno spiegato che Weiming - ubriaco fradicio - avrebbe percorso contromano un lungo tratto di strada provocando molti incidenti, dandosi alla fuga, tra cui un violento scontro frontale, nel quale hanno perso la vita quattro membri di una stessa famiglia. "La decisione di mettersi alla guida senza patente - avrebbe detto il giudice - ha dimostrato il suo disprezzo per le leggi e per la vita. Il fatto poi che la collisione fatale si sia verificata mentre l'imputato era in fuga da altri incidenti stradali, attesta la piena intenzionalità della sua condotta". Quando la polizia lo ha catturato, aveva un tasso alcolico nel sangue di 1,358 g/l, con un limite legale ancora stabilito a 0,8. Il 30enne, quando è stato sentito dai giudici, ha spiegato di aver agito in stato di frastornazione completa. Non ricorderebbe nulla di quanto accaduto ed ha pregato i giudici di dagli la possibilità di cominciare una nuova vita. La Cina, secondo i rapporti di Amnesty International e di Nessuno Tocchi Caino, manda a morte più persone di qualsiasi altro paese nel mondo. Nel 2008 sono state documentate 1.718 esecuzioni, ma le condanne capitali sarebbero state 5 o 6mila. E il boia, nei confini della Grande Muraglia, entra in azione per 69 reati, tra cui la corruzione e l'evasione fiscale.