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Più è scuro l'alcol e più è duro il "dopo sbornia"

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ROMA - L'oscuro segreto dei peggiori "dopo sbornia" è da sempre celato nel colore delle bevande con cui ci si ubriaca. Più un alcolico è scuro e più sono le probabilità di svegliarsi con un forte mal di testa e senso di debolezza. A rivelarlo è uno studio della Brown University che sarà pubblicato sulla rivista "Alcohol: Clinical And Experimental Research".
L'arcano è stato svelato da un gruppo di ricercatori che ha effettuato una serie di test su un campione di cento individui avvezzi ad alzare il gomito. I volontari hanno bevuto burbon e vodka per raggiungere pressapoco lo stesso livello di ebrezza. Un'intervista, al mattino seguente, ha poi permesso di verificare gli effetti differenziati delle due forome di sbronze.
Sono i vari additivi, sia chimici che naturali, che rendono più doloroso lo smaltimento di alcune bevande: il whiskey, ad esempio, contiene 37 volte le sostanze chimiche della vodka. E tra queste figurano anche acetone, oli e tannino, composti imputati dalla ricerca come responsabili dell'aggravarsi di certi effetti postumi dell'alcol, i quali vengono aggiunti per dare sapore ed intensità alla bevanda. Ciò non vuol dire che gli alcolici trasparenti come gin e vodka siano più salutari, ma piuttosto che producono un minor danno a breve termine. L'abuso di alcol, infatti, in tutti i casi rappresenta una minaccia per la salute, in quanto indebolisce il sistema immunitario, danneggia il sistema nervoso, gli organi e fa ingrassare.