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Piccolo per bere? Papà paga la multa

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SAN MARTINO BUON ALBERGO. Il divieto scatterà dall'una di notte, niente alcolici sotto i 16 anni, niente superalcolici tra i 16 e i 18 anni
Dalla settimana di Natale le sanzioni non saranno più solo per i baristi: in arrivo multe tra i 50 e i 500 euro anche per i genitori dei ragazzi che sgarrano
I vigili urbani multeranno i genitori dei minorenni che compreranno e berranno alcolici e superalcolici da baristi, botteghe e supermercati. La legge statale già punisce gli esercenti, l'ordinanza comunale in vigore dalla settimana di Natale a San Martino Buon Albergo estenderà la responsabilità anche ai capifamiglia, sottraendo da un minimo di 50 a un massimo di 500 euro dallo stipendio di mamma e papà: oltre un terzo di una busta paga media.
In breve, il regolamento dice: se hai meno di 16 anni puoi gustarti solo gli analcolici, se hai tra i 16 e i 18 anni puoi scolarti solo gli alcolici, se hai più di 18 anni puoi mandar già anche i superalcolici.
Se non prevarrà il buonsenso dei figli (niente superalcolici tra i 16 e 18 anni), a rimetterci sarà il bilancio casalingo. La novità è questa.
«A mali estremi, estremi rimedi», ha concluso il sindaco Valerio Avesani, che giustifica il provvedimento con un episodio accaduto molto tempo fa, ma ancor oggi significativo.
«Il preside della scuola media mi ha riferito che un mattino un paio di studentesse si erano presentate ubriache all'inizio delle lezioni. Un fatto preoccupante, tanto che l'Amministrazione comunale ha concordato assieme al dirigente scolastico delle iniziative per sensibilizzare i ragazzi a beneficio della loro salute e dell'incolumità altrui, se poi i ragazzi non ascoltano e sbagliano è giusto che siano sanzionati anche coloro che rispondono delle loro azioni, cioè padri e madri», spiega Avesani che un paio di giorni fa, durante un'assemblea in municipio, ha anticipato il divieto a commercianti, insegnanti e associazioni sportive che raggruppano oltre un migliaio di atleti.
«Entro i prossimi sette giorni, prima dell'avvio dei controlli, convocheremo un incontro con i genitori per illustrare nel dettaglio l'ordinanza comunale», assicura il sindaco.
All'assemblea riservata agli addetti ai lavori, a cominciare dai negozianti, erano presenti anche il vicesindaco Franco De Santi e l'assessore alle Politiche giovanili Luigi Bertacco.
«L'Osservatorio nazionale sull'alcol dell'Istituto superiore di sanità denuncia che l'86 per cento dei giovani beve nel fine settimana. Il 43 per cento preferisce il vino, il 27 per cento i superalcolici, mescolando i liquori a oltranza», ha osservato il sindaco, «L'anno scorso la Lega delle cooperative, in mancanza di norme nazionali, proibì la vendita di alcolici nei propri punti vendita. Quest'anno il sindaco di Milano Letizia Moratti ha vietato la vendita e il consumo di alcolici ai minori di sedici anni. L'esempio della Moratti dovrebbe essere seguito da ogni Amministrazione pubblica».
Avesani ha anche citato alcuni dati e riflessioni contenuti in una delle ultime pubblicazioni dello psicologo Paolo Crepet, che adotterebbe il metodo inglese di suonare la campanella per annunciare l'ultima bevuta possibile. «Da quel momento in poi, nel locale, sebbene ancora
aperto, non verrebbe più riempito alcun bicchiere».
Il sindaco ha invece deciso di vietare la distribuzione di alcolici e superalcolici dall'una di notte anziché dalle due. Un'ora prima di quanto permesso dalla normativa statale. «In questo modo i clienti hanno tempo maggiore per smaltire l'alcol eventualmente in corpo prima di tornare a casa. Anche se mettersi al volante senza avere bevuto resta la scelta più opportuna», ha suggerito Avesani. Stefano Caniato