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Pistoia: progetto "Ospedali liberi da alcol"

Pistoia: progetto "Ospedali liberi da alcol"

Al via a Pistoia il progetto regionale rivolto al personale operante all'interno delle strutture dell'Asl 3 e all'utenza.

L'obiettivo e' intervenire preventivamente per ridurre l'impatto dei problemi alcol correlati
Prende il via nell'azienda sanitaria pistoiese il progetto 'Ospedali Liberi di Alcool', l'iniziativa regionale rivolta al

personale operante nelle strutture sanitarie e finalizzata a ridurre l'impatto dei problemi alcol correlati (sociali e

sanitari). Si agira' anche sull'utenza attraverso un'identificazione precoce dei soggetti a rischio e per una loro presa in

carico da parte dei professionisti dei competenti servizi specialisti territoriali ed ospedalieri. Qualche dato. Per quanto

riguarda le conseguenze dei consumi di alcol, ogni anno in Toscana si stima che siano circa 900 le persone che muoiono (2,2%

della mortalita' totale) a causa del consumo; questo numero e' rimasto grosso modo stabile nel corso degli ultimi 15 anni.

Per quanto riguarda invece i ricoveri ospedalieri sono ogni anno intorno a 9.500 (1,2% del totale) quelli attribuibili

all'uso di alcol. E' poi di ieri la notizia che anche a causa della crisi economica diminuiscono i consumatori di droghe del

25 per cento e aumenta il consumo di alcol. Lo staff del progetto. Il progetto pilota che sara' realizzato all'interno

dell'AUSL3 con la collaborazione del centro alcologico regionale e della cooperativa sociale 'Il Ponte' , attraverso il

contributo diretto dell'alcologo project management, Giuseppe Balli, vede principalmente coinvolte le seguenti strutture

aziendali: i SER.T della zone di Pistoia e Valdinievole di cui sono rispettivamente responsabili i dottori Cinzia Groppi e

Fabrizio Fagni, l'educazione alla salute, che ha come referente il dottor Corrado Catalani, 'unita' operativa di

gastroenterologia a valenza aziendale diretta da Alessandro Natali e responsabile dell'AUSL3 del progetto HPH Alcol e i

dottori Rosy Raffaelli e Giuseppe Nottoli responsabili degli infermieri, delle ostetriche, dei tecnici-sanitari e del

personale della riabilitazione e della prevenzione. Referenti algologici in ogni struttura. Il finanziamento per realizzare

tutte le azioni previste e' di 150 mila euro. In particolare, oltre alla realizzazione del materiale informativo (libretti,

opuscoli, manifesti, ecca'.) e alle giornate di sensibilizzazione sulle patologie alcol correlate (convegni, manifestazioni)

il progetto intende coinvolgere i responsabili delle strutture, sia per la parte medica che infermieristica (direttori di

dipartimenti, coordinatori infermieristici, caposala, Tecnici, ecca'), in modo da 'formare' dei veri e propri referenti

alcologi (ad esempio referente alcologico di reparto) in ogni contesto operativo dell'azienda sanitaria al fine di creare un

team di operatori sanitari in grado di identificare precocemente i consumatori a rischio e i problemi alcol correlati.

Saranno anche ulteriormente sviluppati dei programmi di continuita' assistenziale e terapeutica per i pazienti con problemi o

patologie alcol correlate e alcol dipendenza, tramite il collegamento con il centro alcologico regionale e coinvolgendo le

strutture direttamente interessate al progetto. Il ruolo dei SER.T. Cruciale e' il coinvolgimento nel progetto dei due Sert

di Pistoia e Valdinievole PT e VDN, sia in quanto esperti delle tematiche inerenti l'alcol, sia in quanto gia' coattori e

propulsori, per loro propria conformazione istituzionale, della rete territoriale che gia' esiste nella AUSL3: Medici di

Medicina Generale, Associazioni di volontariato tipo ACAT e Alcolisti Anonimi, cooperative sociali di tipo B, Comunita'

terapeutiche, mondo imprenditoriale in genere, enti locali, forze dell'ordine, etc. In tal senso infatti i Sert svolgono quel

ruolo di anello di congiunzione tra l'ospedale ed il territorio previsto nella loro mission e possono supportare, ben al di

la' e costantemente nel tempo, il momento iniziale formativo previsto nel progetto, garantendo cioe' sia la continuita'

temporale della sensibilizzazione ai temi dell'alcol, sia la continuita' assistenziale dei percorsi ospedale-territorio,

grazie al costante collegamento operativo tra i diversi attori di area sanitaria o sociale a vario titolo implicati. La

verifica del progetto. Periodicamente saranno svolte delle verifiche sugli indicatori qualitativi, valutando la percezione

dell'efficacia dell'intervento da parte degli operatori e acquisendo informazioni sulla soddisfazione degli utenti presi in

carico dai servizi.