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Pontoglio (BS): alcolici agli adolescenti, bar sorvegliati speciali

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Multe fino a 500 euro anche per chi offre o regala vino o birra agli «under 17»
Il malore della coppia di 13enni che si era ubriacata per gioco ha spinto il sindaco a far scattare un'ordinanza molto restrittiva.
Due adolescenti colte da malore dopo essersi ubriacate quasi per gioco. L'episodio accaduto durante le vacanze natalizie ha spinto il sindaco di Pontoglio Carlo Portaluri ad inasprire le regole sulla somministrazione di alcolici nei bar del paese. La nuova ordinanza arricchisce di un altro capitolo la battaglia normativa avviata dalla Giunta contro i pubblici esercizi.
A SETTEMBRE, L'ESECUTIVO aveva imposto la chiusura anticipata alle 22 ai bar Paola e Matrix. Lo stesso provvedimento era scattato nei confronti del bar Tahiti che dopo un'articolata vertenza legale ha ottenuto una moratoria.
Lunedì è arrivata un'altra ordinanza che, ricalcando l'articolo 689 del codice penale, proibisce di vendere e servire alcolici ai minori di 16 anni. Pur non citando espressamente la bravata della coppia di amiche, il sindaco spiega dal sito internet di Vivere Pontoglio le ragioni del giro di vite.
«VOGLIAMO CHE NON si ripetano episodi spiacevoli come quello della vigilia di Natale - scrive il primo cittadino -: molti giovani, nelle ore notturne, dopo aver abusato di alcolici disturbano la quiete pubblica. Senza contare le bottiglie vuote che vengono abbandonati per strada».
L'ordinanza proibisce tassativamente a bar, pub, pizzerie, negozi e supermercati di vendere alcolici ai minori di 16 anni. Rischia una multa fino a 500 euro anche chi regala o offre bevande alcoliche ai ragazzi che non hanno ancora compiuto i 17 anni. A Pontoglio l'ordinanza trova tutti d'accordo. Forse perchè la vicenda delle due ragazzine sorprese in un bar ubriache dai genitori, ha fatto riflettere le coscienze. «Lo sanno tutti che è proibito - osserva un giovane cliente del bar Tahiti -, ma basta entrare nei pub più affollati per capire che i controlli sono difficili e qualche gestore rinuncia».
Una delle adolescenti, che secondo alcuni conoscenti aveva iniziato il tour alcolico trasgressivo in un locale di Palazzolo, si è sentita male dopo aver bevuto un bicchierino di assenzio. «Era appena passata la mezzanotte - racconta una dipendente del bar teatro dell'episodio -: il locale era pieno. Come facevo a controllare: quella ragazza ha ordinato, ho messo un bicchiere sul banco e lei ha bevuto».
Al bar Paola, dove vige ancora il «coprifuoco» imposto dal Comune, una delle dipendenti osserva come con la tolleranza zero, si corre il rischio di penalizzare indiscriminatamente tutti gli esercizi. «Ci fanno chiudere alla 22 - sottolinea -, perché i nostri clienti sono prevalentemente stranieri. Qui non c'è mai stata una rissa e i minorenni girano al largo: vanno negli altri bar e spesso ci tocca anche pulire le bottiglie vuote che abbandonano davanti al nostro locale».