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News di Alcologia

Quando il cavillo salva dalla sanzione per guida in stato di ebbrezza

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Il decimale mette in buca l'etilometro

Di fatto il limite, con l'innovativa sentenza, sale a 0,59 g/l. Una bella differenza (anzi brutta)

Como 6 aprile 2010 - La matematica non è un'opinione. Non è sempre vero. Almeno lo è per un giudice di Como che ha assolto un automobilista trovato con un tasso alcolemico pari 0,59 g/l, giustificando la decisone in questo modo: "Se la legge lo avesse considerato importante avrebbe previsto il secondo decimale". E invece niente, la legge parla di 0,5 g/l ovvero la metà di 1 g/l, punto e basta. Il fatto specifico legato a questa sentenza risale ad alcuni anni fa quando l'imputato venne fermato dai Carabinieri e sottoposto alla prova con l'etilometro. Due prove che diedero lo stesso risultato: 0,59 g/l. Un livello "fuori legge" che fece scattare la contravvenzione, una denuncia e una trafila lunga per cercare di evitare le sanzioni. E proprio durante un'udienza l'avvocato dell'imputato ha "sfruttato" a proprio favore il risultato, "non proprio perfetto", delle prove con l'etilometro (0,59 g/l) tanto che il giudice ha sentenziato "Se il legislatore scrive 0,5 vuol dire 0,5, se avesse voluto dare rilevanza al secondo decimale l'avrebbe scritto" e non lasciato alla libera interpretazione. Così il signore è stato assolto perché il fatto non sussiste.

Immaginiamo ora anche il peso che avrà una sentenza del genere anche nelle fasce successive. Ad esempio chi supera il valore alcolemico della fascia più alta 1,5 g/l normalmente si vede sequestrata la macchina ai fini della successiva confisca. Se questa interpretazione si estendesse, il conducente salverebbe la vettura fino a 1,59 g/l. Una discreta e importante differenza. Certo queste interpretazioni estensive favorevoli all'ebbro (ci consenta il giudice di chiamarlo in questo modo) non ci sembra che portino un contributo alla sicurezza. Certo la giustizia è giustizia, ma in altri paesi europei dove il limite è 0,5 g/l esattamente come da noi, non ci risulta che gli organi di giustizia si siano sperticati in interpretazioni estensive che, di fatto, portano il limite della norma a 0,59 e c'è una bella differenza. Anzi brutta!

Ora aspettiamo però il parere definitivo della Cassazione. (ASAPS)