338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Quando il whisky si fa in casa: negli USA è boom del moonshining

Negli USA torna la moda di distillare whisky di frodo

Dimenticata dopo il proibizionismo, torna la moda di produrre liquore clandestinamente. E intanto gli stati allentano le maglie e autorizzano l'apertura di nuove distillerie
di PAOLO PONTONIERE
BENTORNATI moonshiners, distillatori di whisky di frodo: cavalcando l'onda della produzione alcolica che sta spazzando il paese, l'arte di produrrre bourbon dai tuberi e dal grano, il cosiddetto "american hooch", ha trovato la strada delle grandi metropoli degli Stati Uniti. Non solo sta crescendo il numero delle microdistillerie che stanno aprendo battenti un po' dappertutto nel paese (oltre 200 nel corso degli ultimi due anni), ma la cultura del moonshining ha anche trovato la strada dei movimenti giovanili. Hipster di New York e San Francisco, studenti della Berkeley University e della Columbia, ex programmatori di Silicon Valley e ex operatori alimentari texani hanno tutti scoperto il fascino, e le potenzialità economiche, del produrre liquore in casa secondo le migliori tradizioni dei distillatori abusivi.
Quanti siano precisamente i giovani che si sono dedicati alla produzione del "white dog" (il termine col quale è conosciuto a livello popolare il whisky dei moonshiner) è difficile da stimare, ma che le loro fila si stiano infoltendo lo dimostrano i rapporti di polizia sul numero (crescente), di studenti che alle feste universitarie vengono trovati con bottiglie piene del potente liquore. Più simile all'acquavite che al whisky vero e proprio, il liquore dei moonshiner è più semplice da produrre di qualsiasi altro distillato e finisce in bottiglia senza dover prima invecchiare nelle botti. Il nome "white" deriva infatti proprio dalla sua trasparenza perché, contrariamente a quello invecchiato nel legno, il white dog non assume il tradizionale colore paglierino proprio del bourbon stagionato in botti di quercia.