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Quando l'alcol diventa un problema: l'alcolismo cronico

Quando l'alcol diventa un problema: l'alcolismo cronico

 

Quando l'alcol diventa un problema

L’alcolismo cronico è causato da un abuso di alcol che perdura nel tempo. Il fegato è il primo organo colpito, ma non è il solo: anche il sistema nervoso è molto sensibile. Inoltre l’alcol, come il tabacco, è un noto cancerogeno. Vediamo quali sono i sintomi, i trattamenti e i migliori mezzi di prevenzione.

Cos’è l’alcolismo cronico?

L’impossibilità di fare a meno dell’alcol durante il giorno è indice di una dipendenza fisica e psichica. .

· Se i superano i 3 bicchieri d'alcol al giorno (come quelli serviti nei bar e nei ristoranti) per gli uomini, ovvero 21 bicchieri alla settimana, e 2 bicchieri al giorno per le donne, ovvero 14 bicchieri alla settimana, significa che hai superato il limite consentito.

· Se non riesci più a fare a meno dell’alcol perché la crisi di astinenza è insopportabile (tremori, angoscia, dolore ecc…), vuol dire che sei in uno stato dipendenza fisica dall’alcol.

· In caso di abuso di alcol a lungo termine si corrono rischi molto gravi, perché tutti gli alcolici, senza eccezione (vino compreso), diventano tossici per il fegato, i nervi, il cervello, senza dimenticare l’aumentato rischio di cancro.

La frequenza dell’alcolismo cronico è elevata?

La patologia colpisce un milione di italiani e tre milioni di francesi, e nel nostro Paese tre milioni (due milioni in Francia) sono a rischio perché hanno superato i limiti ragionevoli.

• Le donne sono particolarmente vulnerabili perché producono in quantità minore l’enzima capace di degradare l’alcol, e quindi anche bevendone poco ne subiscono i danni.

• L'abuso di alcol nella donna incinta è particolarmente pericoloso perché espone il nascituro alla sindrome alcolica fetale, e l’assunzione di alcol in gravidanza è la prima causa di ritardo mentale del bambino: poiché l’alcol non viene filtrato dalla placenta, infatti, il feto presenta un tasso alcolemico identico a quello della madre. Esiste un rischio reale di aborto spontaneo, e in seguito di parto prematuro, anche solo assumendo uno o due bicchieri al giorno. Oltre i 3 bicchieri al giorno, soprattutto durante il primo trimestre della gravidanza, aumenta nettamente il rischio che compaia una sindrome alcolemica fetale alla nascita(SAF). Questa sindrome si manifesta con delle alterazioni a livello del volto e del cranio: gli occhi sono piccoli e distanziati, il volto è appiattito, il cranio è più piccolo della media. Il peso alla nascita è spesso inferiore alla norma e le malformazioni cardiache non sono rare; i disturbi psico-comportamentali, infine, sono frequenti: durante la crescita il bambino presenta difficoltà dell’apprendimento e disturbi del linguaggio e del comportamento, che persistono in età adulta.

 

Quali sono i sintomi dell’alcolismo cronico?

Contrariamente all’alcolismo acuto, in cui è l’ebbrezza a dare l’allarme, l’alcolismo cronico può essere a lungo sottovalutato perché chi beve spesso e troppo dà l’impressione di reggere bene l’alcol.

• Gli alcolisti cronici tendono a perdere la nozione di ciò che è importante: poiché hanno meno progetti e meno interessi, e hanno perso la passione per le cose che un tempo amavano, vanno facilmente incontro alla depressione, e molti diventano violenti, all'inizio verbalmente e poi fisicamente, nei confronti del partner e dei figli (carattere irascibile, violenze domestiche).

• Nel caso in cui vengano colpiti il cervelletto e i nervi, si verificano di frequente delle perdite dell'equilibrio e dei disturbi motori).

• Se invece viene colpito il fegato (cirrosi), compaiono l'ittero e dei disturbi digestivi, e può essere colpito anche il pancreas (pancreatite cronica), con la conseguente insorgenza di dolori addominali e, a volte, vomito.

Come viene diagnosticato l'alcolismo cronico ?

Quando è nota la quantità di alcol assunta e da quanto dura l'assunzione, la diagnosi è semplice.

• A chi rivolgersi: il medico di base riesce facilmente a formulare la diagnosi ma, se necessario, può indirizzare il paziente verso un alcologo ma anche chiedere il parere di un neurologo (dato che l’alcol è notoriamente un nemico dei centri della memoria e del cervelletto),o anche del diabetologo e del cardiologo, perché l'alcolismo cronico può aggravare malattie già esistenti come il diabete o l’ ipertensione arteriosa.

• In cosa consiste l'esame: l’esame del sangue permette di saperne di più sullo stato del fegato (un organo particolarmente sensibile all’alcol), ed eventualmente del pancreas e, soprattutto, sulla durata della dipendenza: dopo diversi anni di abuso di alcol, i parametri risultano alterati. Anche un’ecografia del fegato e del pancreas può essere utile; il medico può infine richiedere una biopsia epatica in presenza di un sospetto di cirrosi alcolica.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://psicologia.doctissimo.it/disturbi-psicologici/dipendenze/alcolismo-problema.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)