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Quanto alcol può tollerare il cuore?

Quanto alcol può tollerare il cuore?

Quanto alcool può tollerare il cuore?

Un bicchiere di vino fa parte della dieta mediterranea. Si dice che faccia bene al cuore. Come sappiamo oggi, questo è vero solo in parte. L'alcol ha un effetto negativo sul ritmo cardiaco e sul rischio di emorragie cerebrali.

Per molto tempo, la medicina cardiaca ha approva­to un bicchiere di vino rosso a pasto. Questo nei limiti della dieta mediterranea, che fa parte di uno stile di vita sano per il cuore. «L’alcol in sé ha un effetto vasodilatatore, e può avere un impatto positivo sulla salute del cuore se consumato con moderazione», dice il cardiologo Prof. Hugo Saner. Il vino rosso, inoltre, contie­ne fenoli, cioè sostanze vegetali secondarie dell’uva. I fenoli inibiscono la crescita batterica e proteggono i vasi sanguigni dai danni causati dallo stress ossidativo, effetto che in prevenzione è noto come paradosso fran­cese: poiché i nostri vicini occidentali amano bere vino rosso ai pasti, hanno percentuali di infarti cardiaci più basse della Svizzera, nonostante la dieta non troppo sana. È stato anche osservato che l’alcol ha un effetto favorevole sui lipidi nel sangue e sui fattori della coagu­lazione. Numerosi studi e metanalisi concludono che un consumo moderato può ridurre il rischio di infarto fino al 25%.

Ma è poi così salutare?
Tuttavia, è noto da molto tempo che l’alcol non fa sem­pre bene al cuore. Il consumo eccessivo aumenta la pres­sione arteriosa e la frequenza cardiaca. La «sindrome del cuore in vacanza» è ben nota, dopo intensi fine settima­na di festa o vacanze, durante i quali si consuma molto alcol ed eventualmente altre sostanze, anche i più gio­vani possono percepire delle palpitazioni preoccupanti. «Di tanto in tanto, durante le consultazioni, vediamo pa­zienti che hanno superato il limite e sviluppano una fibrillazione atriale», dice l’aritmologo Prof. Michael Kühne dell’Ospedale Universitario di Basilea. Secondo lui è certo che l’alcol possa scatenare un episodio di fi­brillazione. In seguito, tuttavia, la fibrillazione atriale (vedi qui sotto) spesso scompare di nuovo per anni. Questo singolo episodio fa probabilmente presagire una futura aritmia.

Il consumo eccessivo di alcol ha due effetti sul ritmo cardiaco. Da un lato, uno diretto: causa reazioni infiam­matorie cellulari, che possono poi innescare un disturbo del ritmo. Dall’altro lato, uno indiretto: un consumo ec­cessivo non solo aumenta la pressione arteriosa, ma di­sturba anche il sonno causando russamento e apnee.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://swissheart.ch/it/conoscenza-e-supporto/dossiers/quanto-alcool-pu%C3%B2-tollerare-il-cuore

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)