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Quetiapina: droga o farmaco?

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Cresce la richiesta di quetiapina sul mercato illegale americano di sostanze stupefacenti. Questo antipsicotico atipico approvato dall'Agenzia USA per gli Alimenti e i Medicinali (FDA) viene impiegato per la cura di disturbi mentali, quali il bipolarismo e la schizofrenia ma con il tempo ha trovato ampia diffusione tra persone con dipendenza da stimolanti.
La Rete è cardine di questo fenomeno. Da un lato infatti rende reperibile la quetiapina tramite il proliferare delle farmacie online, che non richiedono la prescrizione medica. Dall'altro permette di canalizzare su blog e forum lo scambio di informazioni e opinioni relative alle nuove modalità di impiego "ricreazionale" del farmaco in questione.
Le prime testimonianze sull'abuso di quetiapina appaiono nel settembre 2004 sull'American Journal of Psychiatry. Nella lettera all'editore è riportato un uso da parte di oltre il 30% di pazienti detenuti in un carcere della contea di Los Angeles via orale o per inalazione delle pasticche polverizzate. Gli effetti ricercati erano associati alle proprietà ansiolitiche e sedative della sostanza, ovvero come aiuto per dormire o per calmare gli effetti di altre sostanze di abuso, invece che per le proprietà antipsicotiche. I detenuti simulando problemi psicotici, avevano facile accesso alla prescrizione della sostanza rendendola appetibile anche sul mercato illegale tra detenuti ed ex detenuti una volta fuori dal carcere, ignorandone i possibili effetti collaterali quali diabete e malattie paralizzanti tipo Parkinson.
In ambito clinico attualmente è in corso di studio un potenziale utilizzo della quetiapina per il trattamento della dipendenza da oppiacei e cocaina. Uno studio del 2005, pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry riporta risultati positivi nell'uso del farmaco per il trattamento della dipendenza da oppiacei, ma alcuni studiosi avanzano perplessità sulle possibili proprietà della sostanza di generare dipendenza. Alcuni risultati incoraggianti sulla capacità di ridurre i sintomi dell'astinenza da cocaina sono stati riportati in uno studio del 2008 sul Journal of Clinical Psychopharmacology, ma nei soggetti dello studio la sedazione è stato un effetto collaterale ricorrente, portando gli autori della ricerca a richiedere ulteriori studi per consolidare i risultati ottenuti. L'abuso di questa sostanza non si è ancora diffuso in Europa ed in Italia. Tuttavia il fenomeno necessita di essere monitorato da un punto di vista legislativo, anche nei confronti delle farmacie online che dispensano medicinali come la quetiapina senza prescrizione medica e a basso costo.