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Ragusa: sarà una estate da sballo?

Ragusa: sarà una estate da sballo?

Movida notturna, alcol nei locali e le ordinanze del Prefetto.
Giuseppe Nicosia, Nello Dipasquale Peppe Sulsenti e Giovanni Venticinque hanno dettato le condizioni in una ordinanza che

prevede divieti ben precisi per la somministrazione di alcool dopo l'una di notte e la diffusione della musica oltre le due
Duccio Gennaro
E' luglio ed arriva la movida. Da Scoglitti a Marina Marza si attrezzano chalet e pub, luoghi di ritrovo e discoteche. Sarà

una estate da sballo? No per i sindaci dei comuni del litorale, Vittoria, Scicli, Ragusa, sui quali ricade la maggior parte

della fascia costiera e nella quale sono concentrati il maggior numeri di locali.
Giuseppe Nicosia, Nello Dipasquale Peppe Sulsenti e Giovanni Venticinque hanno dettato le condizioni in una ordinanza che

prevede divieti ben precisi per la somministrazione di alcool dopo l'una di notte e la diffusione della musica oltre le due

ma già si aprono le prime crepe tra gli stessi primi cittadini. Giovanni Venticinque si è infatti rivolto al prefetto

Francesca Cannizzo chiedendo un urgente incontro per discutere del problema. «Dipasquale e Sulsenti» -denuncia il sindaco di

Scicli- hanno apportato modifiche a quanto concordato in prefettura. Se non ci uniformiamo, vanifichiamo quanto abbiamo

deciso di fare». Venticinque insomma non vuole passare per il cattivo della situazione e non vuole penalizzare le strutture

che insistono sul suo territorio.
Il prefetto Francesca Cannizzo ha dato delle indicazioni precise per la gestione delle emergenze estive tra cui rientrano a

pieno titolo la vendita di alcolici e superalcolici e gli orari di apertura di pub, chalet e discoteche ed ha chiesto ai

sindaci di uniformarsi ma a quanto pare invano. Intanto anche Santa Croce Camerina si è allineata ai dettami. Le ordinanze

sindacali sono entrate puntualmente nel mirino del sindacato balneari che con il suo paladino Antonello Firullo invoca una

sorta di disobbedienza civile da parte di tutti gli associati perché le varie ordinanze ledono i diritti di giovani e

proprietari di locali che hanno investito ed attendono ora il giusto ritorno oltre che assicurare luoghi di divertimento

degni di questo nome. una Deregulation totale dunque guerra dichiarata ai sindaci non pagando le tasse ai comuni sui cui

territori ricadono i locali.
Le ordinanze per il sindacato non hanno nessuna legittimità e sono solo dannose per turismo ed economia. E dunque avanti

tutta con giovani imbottiti di alcol a notte fonda, musica a tutto volume dai tanti chalet disseminati lungo la costa e chi

non ci sta compri una chalet sui Grigioni o se non se lo può permettere faccia rifornimento di tappi per le orecchie in

farmacia. A Firullo ed ai suoi associati importa poco o nulla che le spiagge diventino bivacco proprio dove insistono gli

chalet, che vengano violentate con lattine di birra, vetro e rimasugli vari, che gli altoparlanti sparino musica a tutto

spiano, che i giovani, semmai arrivano a casa, siano imbambolati.
La movida, come lo show, must go on anche perché i turisti del nord Europa, abituati a regole ferree e con locali che alle

23,59 buttano tutti fuori, cercano trasgressione e sballo sulle dorate spiagge del mediterraneo dove tutto è consentito e le

regole esistono solo sulla carta e si possono sempre aggirare. Anche perché i sindaci emanano le ordinanze, come ogni anno,

ma poi chi le fa rispettare e soprattutto chi chiude un occhio o forse tutte e due? Rispetto a questo Firullo può dormire,

almeno lui, sonni tranquilli.