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Ravenna: Road safety is no accident, la prevenzione inizia dalla scuola

Ravenna: Road safety is no accident, la prevenzione inizia dalla scuola

Si è svolto ieri presso l'Istituto Tecnico Commerciale Ginanni l'incontro ROAD SAFETY IS NO ACCIDENT, I giovani utenti della strada, volto a sensibilizzare gli studenti al problema della sicurezza stradale.  La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, rappresentata dal vicepresidente Gianni Fabbri, ha promosso questa manifestazione presso la scuola ravennate mettendo a disposizione un gruppo di relatori altamente qualificati.
L'incidente non è fatalità, ma risultato di un comportamento scorretto e il professor Domenico Vasapollo, docente di medicina legale presso l'università di Bologna,ha affrontato le problematiche relative alla sicurezza stradale discutendo sui comportamenti a rischio nei giovani.
Guida e comportamenti scorretti sono poi stati affrontati dal Professor Andrea Costanzo, Presidente Società Italiana di Traumatologia della Strada, che ha ricordato come in Italia, maglia nera negli incidenti sulle due ruote, siano ben 12.753 i morti dal 1995 al 2004. La fisica ci aiuta nella comprensione della dinamica degli eventi: un impatto contro un ostacolo viaggiando a 50 km/h equivale ad una caduta dal terzo piano di un edificio, poiché a tale velocità una persona 70 kg di peso si trasformano in 2.500 kg. 
Marziano Cerisoli, neuropsichiatra, ha delineato come gli incidenti stradali possano portare a importanti disturbi da reazione ad eventi:disturbi psicologici quali la paura di attraversare la strada, la paura di guidare un'automobile o di usare il motorino. 
Le cause degli incidenti sono da ricercare, come ha illustrato Maria Augusta Raggi, Professore Ordinario di Chimica Farmaceutica all'Università di Bologna, nell'abuso di sostanze stupefacenti, alcool, ed ancora di più alla loro devastante associazione. Gli effetti di smart drugs, cannabinoidi e cocaina producono effetti inibenti le capacità percettive, di concentrazione, di reazione e mettono in pericolo chi le usa alla guida e, di conseguenza, tutti gli utenti della strada. 
Il dottor Massimo Corbascio della Clinica Mobile di supporto medico per i piloti dei Campionati del Mondo di Motociclismo ci ricorda che i campioni come Valentino Rossi e Lorenzo per essere all'altezza della situazione hanno abolito alcool e droga. L'invito rivolto ai ragazzi è di non cercare di emulare sulle strade le esibizioni dei campioni, è possibile infatti  mostrare le proprie abilità sulle piste fatte apposta per i motorini.
"L'informazione corretta e la sensibilizzazione dei giovani rappresenta il modo migliore per prevenire i comportamenti scorretti alla guida.  Tra sicurezza stradale ed educazione stradale c'è un legame inscindibile: l'una dipende in larga parte dall'altra. Da questa consapevolezza, afferma Patrizia Ravagli Dirigente del Ginanni,  deriva l'impegno della nostra scuola da tempo attiva nel mantenere viva l'attenzione sulla road safety e l'incontro odierno rappresenta un significativo contributo nel rafforzamento di questo tema".