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Reggiano, meno incidenti: la tolleranza zero paga

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Gli incidenti stradali restano un'emergenza nel Reggiano, ma le risposte messe in campo negli ultimi anni per contrastarli hanno dato i loro frutti. Lo rivela il Giornale di Reggio Settimanale. Le vittime stanno progressivamente diminuendo, le stragi del sabato sera non si verificano più con la stessa frequenza, e i centri abitati sono diventati più sicuri. Ecco alcuni dati significativi. Nel 2006 le vittime della strada furono 72; nel 2007 65 e nel 2008 sono scese a 60 (le statistiche dell'anno scorso sono ancora in corso d'elaborazione). La battaglia è appena cominciata e il cammino per ridurre sensibilmente gli incidenti e i morti è appena iniziato, ma alcuni segnali indicano però che le strategie adottate sono quelle giuste. Quali sono queste strategie vincenti? Gli interventi per ridurre la velocità delle auto, come rotonde e rallentatori e iniziative come il Discobus, per portare i ragazzi a ballare in sicurezza, sono sicuramente importanti. Le iniziative legislative adottate a livello nazionale, con l'inasprimento delle sanzioni per le infrazioni e i reati, sono un altro aspetto fondamentale. Ma in attesa che le campagne di sensibilizzazione ed educazione, come "No Alcol on the road", che coinvolge gli istituti superiori della provincia Reggiana, cambino la mentalità dei conducenti, la differenza la stanno facendo i controlli massicci delle forze dell'ordine. Carabinieri, polizia municipale e polizia stradale hanno aumentano nel corso degli anni l'attività di presidio sulle strade. Nel 2004 le patenti sospese per guida in stato d'ebbrezza dalla prefettura erano state 824. Poi il numero ha cominciato a lievitare fino al 2008, quando i conducenti appiedati per aver alzato troppo il gomito sono stati ben 1.436. Nel 2009 si è registrata una flessione, con 1.268 patenti sospese, e non sappiamo se questa sia dovuta a una maggiore attenzione da parte dei conducenti o se sia l'effetto di un rallentamento dei controlli stradali nelle fasce notturne. Certo l'effetto deterrente dei controlli ha dato risultati. Oggi quasi tutti sanno che a Reggio, soprattutto al venerdì, la possibilità di essere fermati e sottoposti all'etilometro è molto più alta rispetto al passato. Chi viene beccato paga multe salate, perde la patente per molti mesi, viene processato e deve sottoporsi a periodici controlli. Per non parlare poi del fatto che qualora il conducente superi la soglia dell'1,5, e stia guidando ana vettura intestata a lui, gli viene confiscata. Inutile perciò girarci intorno: la repressione a breve termine conta più di qualsiasi campagna di educazione e sensibilizzazione.