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Resveratrolo e "paradosso francese": domande e risposte

Resveratrolo e "paradosso francese": domande e risposte

Domanda
Egregio dott. in un recentissimo post scrive che se si potessero isolare i polifonoli dal cioccolato eliminando i grassi e

gli zuccheri il cioccolato sarebbe un eccellente prodotto.
Ieri sulla stampa di Torino leggo una pubblicità di un integratore che contiene resveratrolo pari a 42 bottiglie di vino. Una

volta scherzando ha detto che per avere un qualche effetto positivo dovremmo bere 42 bottiglie di vino al giorno. Ora se la

pillolina c'è e contiene il resveratrolo contenuto in 42 bottiglie di vino che male ci sarebbe ad assumerla?
Quali cibi contengono resveratrolo ed è sufficiente assumerlo solo con l'alimentezione?
Ruggero
Risponde Andrea Ghiselli
Non ho detto questo. Ho detto che non è il cioccolato il responsabile degli effetti biologici, ma i suoi polifenoli. Se si

levano, si peggiora un prodotto già di per sè problematico.
Esistono livelli da non superare anche per il resveratrolo ed è bene non superarli.
Il resveratrolo è contenuto anche nei pomodori e la dieta italiana è perfettamente in grado di apportare tutto il

resveratrolo che serve, anzi, certamente decine di volte di più di quanto possa fare il vino

IL paradosso francese
Dottore,
per oggi avrei un'altra domanda da porle.
Dunque...spesso ho letto articoli ed ho sentito parlare del cosiddetto ''paradosso francese''.
So bene che Lei sa perfettamente che cosa sia e le varie spiegazioni più o meno scientificamente fondate che si hanno dato

per spiegare questo fenomeno.
Ad esempio, nell'ultimo articolo che ho letto, spiegavano il paradosso francese con il fatto che i francesi bevendo molto

vino consumano molti polifenoli e questi hanno funzione protettiva cardiovascolare e pertanto i francesi, pur consumando

molti grassi saturi e di origine animale, hanno una delle incidenze di malattie cardiovascolare più basse in Europa (questa

ipotesi mi sembra poco ragionevole).
Lei il paradosso francese, sempre che esista (me lo dica Lei, io ho letto molti articoli sul paradosso francese, ma c'è

davvero? ), come lo spiega????
Grazie, è da molto che volevo togliermi questa curiosità
Lodovicone
Risponde Andrea Ghiselli
L'associazione tra bassa mortalità cardiovascolare e alto consumo di grassi saturi dei francesi è un'associazione, non più di

questo, che si è tentato di spiegare col vino rosso. Ma io glielo spiego con il maggior consumo di acqua minerale Perrier.

Ovviamente non ho le prove...ma non le hanno nemmeno quelli del vino rosso.
C'è però un fatto molto importante associato: i francesi sono magri.