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Savona: aggressioni e risse, ora è giro di vite in città

Savona: aggressioni e risse, ora è giro di vite in città

Giro di vite sui controlli nel centro dopo gli episodi di violenza accaduti in questi giorni. L'ultimo risale all'altro ieri sera quando in via XX Settembre è scoppiata una rissa davanti al bar Saint Vincent. Un fatto che poteva avere delle conseguenze pesantissime perché durante l'intervento una volante della polizia, che procedeva ad alta velocità e a sirene spiegate, si è schiantata contro l'auto di una coppia di albissolesi. In quattro sono finiti all'ospedale. Per fortuna nessuno è in gravi condizioni. Il questore di Savona, Vittorino Grillo, ha già disposto un'ordinanza per intensificare i servizi di vigilanza nella zona da parte delle forze dell'ordine. Ordinanza che si è tradotta in un aumento dei passaggi delle pattuglie di poliziotti e carabinieri a tutte le ore del giorno e della notte. Passaggi che si aggiungeranno a quelli di routine. «Il controllo del nostro territorio - dice il questore - è ai massimi livelli. Per quanto riguarda la polizia, ogni giorno vi sono sempre almeno due equipaggi, a cui si aggiungono, in determinate circostanze una o due pattuglie, i poliziotti di quartiere e gli agenti della squadra mobile». Tutte le risorse sono in campo: «I carabinieri danno il loro contributo con le squadre di prossimità, le pattuglie del nucleo radiomobile e tutti gli altri reparti - specifica il comandante provinciale dell'Arma, Giovanni Garau - Grazie al coordinamento con la questura, il territorio è costantemente monitorato». Adesso, però, «le attività verranno intensificate», dice il comandante del nucleo operativo del comando provinciale dei carabinieri, Olindo Di Gregorio. Più presenza sul territorio anche per le Fiamme Gialle: «Non c'è alcun allarme sicurezza. Si tratta di aumentare i servizi, come accade in determinate circostanze - dice il comandante provinciale Roberto Visintin - Lo faremo come abbiamo sempre fatto».
Ma c'è di più. Il questore ha disposto anche servizi di controllo mirati, nelle ore serali e notturne, per tenere sotto controllo gli avventori degli esercizi pubblici, in particolare dei bar di piazza del Popolo e zone limitrofe. Questi controlli, che partiranno oggi, saranno condotti dal personale della squadra mobile e della sezione di polizia amministrativa con la collaborazione dei vigili urbani. «Andremo a verificare gli avventori - dice il questore - ma anche gli esercenti, per accertare il rispetto delle norme che regolano la loro attività». A tutto questo si aggiungerà anche una maggiore presenza delle pattuglie della polizia stradale in tutta la zona.
Queste disposizioni rispondono sostanzialmente alle esigenze che in questi giorni hanno espresso molti cittadini, preoccupati per il ripetersi di episodi di violenza. «È stata data tanta rilevanza a questi fatti anche perché si sono verificati uno dopo l'altro nel giro di pochi giorni - dice il questore - Ma si tratta di episodi singoli, non collegati tra loro. Non esiste alcun legame con gruppi criminali organizzati».
I protagonisti delle aggressioni e delle risse di questi giorni erano tutti immigrati: «Si sono affrontati nel contesto di litigi dovuti a banali motivi - dice il questore - Nell'ultimo episodio (quello dell'altro ieri, ndr) tutto è nato perché il titolare di un bar era stato aggredito da un cliente che contestava un conto - spiega il questore - L'aggressione di domenica in piazza del Popolo, invece, è dovuta all'abuso di alcol, mentre quella di sabato in piazza Mameli a un litigio fra due giovani per questioni sentimentali».
Per le forze dell'ordine, quindi, non c'è alcun allarme sicurezza. Certo è che alcune situazioni, legate più che altro all'emarginazione e a problemi di indigenza, alimentano la percezione di insicurezza nei cittadini. «La risposta ai problemi sociali come l'alcolismo - dice il questore - non può e non deve essere solo esclusivamente repressiva. La soluzione può essere trovata solo con il coinvolgimento di tutti, dalle amministrazioni ai cittadini, ai quali rivolgiamo l'invito di segnalare le situazioni che destano preoccupazione».