338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

"Se la mamma beve, il bimbo beve": campagna di prevenzione contro l'uso di alcol in gravidanza

"Se la mamma beve, il bimbo beve": campagna di prevenzione contro l'uso di alcol in gravidanza

In Italia, circa il 60% delle donne in gravidanza consuma alcolici. Questo comportamento provoca danni nel nascituro, il

cosiddetto Spettro Fetale Alcolico (FASD), che raccoglie una serie di effetti negativi fisici, psichici e mentali, più o meno

gravi.
L'Azienda ULSS 9 di Treviso ha dato avvio a una campagna di prevenzione contro il consumo di alcol in gravidanza e durante

l'allattamento, dal titolo "Mamma Beve, bimbo beve". La campagna, nata grazie al sostegno del centro medico "Salute e

Cultura" e dell'agenzia di comunicazione "Fabrica" rientra in un progetto più ampio, "Kambio Marcia - In attesa cambia",

realizzato dal Servizio di Alcologia del Dipartimento per le Dipendenze, in collaborazione con l'Università degli Studi di

Trieste nell'ambito di un dottorato di ricerca.
Il progetto "Kambia Marcia - In attesa cambia"
Il progetto, della durata di tre anni (2008-2011), prevede una prima fase di ricerca rivolta ai professionisti sociosanitari,

che si è già conclusa; una seconda fase di studio osservativo che ha coinvolto studenti di terza media, ragazze di 18-20

anni, donne in gravidanza e che si concluderà alla fine del 2010; la terza fase invece, costituita proprio dalla campagna di

comunicazione, funge sia da strumento informativo per la popolazione e sia da strumento commerciale per la ricerca di

sponsor.
Il progetto, innovativo in Italia, coinvolge vari soggetti. Non solo i professionisti socio-sanitari e la popolazione, ma

anche partners diversi e legati al territorio, strategici anche dal punto di vista commerciale: l'Unascom-Fipe e l'Ebicom

provinciali, rappresentativi per la rete di distribuzione del materiale informativo, il Club dei LIONS "Eleonora Duse",

sostenitori del dottorato di ricerca, il centro medico "Salute e Cultura" e l'agenzia di comunicazione "Fabrica" che

partecipano in qualità di main-sponsor.
In Italia poche ricerche
Il progetto sopperisce alla carenza di ricerche in Italia sul tema del consumo di alcol in gravidanza. In Europa al contrario

alcuni dati ci sono e sembrano allarmanti: secondo la fonte Eurocare, European Alcohol Policy Alliance, si stima che un

bambino su 100 possa avere problemi legati al consumo di alcol da parte della madre; in Francia, l'incidenza oscilla tra 1,3

e 4,8 casi su 1000 bambini nati vivi; in Germania, secondo il Ministero della Sanità tedesco, nascono all'anno da 4000 a

10000 bambini con FASD.
In Italia invece, i dati disponibili sono pochissimi: secondo un recente studio prospettico svolto su bambini in età scolare

nella Regione Lazio, tra i 20 e i 40 soggetti su 1000 hanno problemi derivati dall'alcol bevuto dalle madri durante la

gravidanza e tra i 3 e i 7 su 1000 hanno la Sindrome Alcol Fetale, ovvero la forma più severa dello Spettro, caratterizzata

da malformazioni e ritardo di crescita del bambino.
I risultati della ricerca saranno resi noti nella seconda metà dell'anno in occasione di un convegno scientifico. La

diffusione dei risultati e la sensibilizzazione della popolazione sono gli obiettivi principali del progetto "Kambio marcia -

In attesa cambia", perché i danni provocati dall'alcol alla salute del bambino sono solo parzialmente curabili, ma si possono

prevenire al 100%.
Sara Sacco