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Trento: contributi economici ai locali senz�alcol

alcol prevenzione

In una provincia ai primi posti in Italia per il consumo di sostanze alcoliche c'è chi propone contributi e agevolazioni fiscali per quegli imprenditori coraggiosi che decidono di investire sui bar senz'alcol. Lo ha fatto Luigi Chiocchetti, consigliere provinciale ladino, con un disegno di legge che approda martedì in commissione. Promessi «premi» fino a 25 mila euro.
 Martedì è prevista l'audizione dei sindacati e delle associazioni di categoria, oltre ai vari club degli alcolisti e alle forze dell'ordine per capire quali osservazioni produrranno in merito al ddl. Poi la commissione voterà il provvedimento.
 Il consigliere Chiocchetti parte da alcuni - allarmanti - dati di fatto. L'Istat colloca il Trentino al secondo posto in Italia quanto a consumi di vino e birra, soprattutto tra i giovani. Di questi il 77% tra i 16 e i 25 anni. L'età in cui si consuma per la prima volta l'alcol scende dai 14 agli 11 anni. Il Trentino detiene altri due (poco invidiabili record. Siamo i primi nella pratica del «binge-drinking», cioè il bere con il solo scopo dello stordimento. Si tratta, in sostanza, di una moda esportata dai paesi anglossassoni che consiste nella ricerca (meglio se in breve tempo) dell'ubriacatura, più di cinque bicchieri di alcol in una sola occasione per ricercare lo sballo.
 Siamo i primi, però, anche come incidenti stradali provocati dall'abuso di sostanze alcoliche. Secondo i dati dell'Aci in Trentino gli incidenti provocati dall'abuso di sostanze alcoliche sono il 14,9% del totale, contro una media nazionale sette volte più bassa, pari al 2%.
 Insomma, in materia non siamo messi bene. Nella relazione al suo ddl, Chiocchetti prende atto degli sforzi della Provincia che ha puntato sulla prevenzione e sull'informazione. «L'abuso di alcol tra i giovani - spiega il consigliere - è stato affrontato a vari livelli, soprattutto attraverso provvedimenti restrittivi e misure di pubblica sicurezza. A tutto questo negli ultimi anni di sono affiancate una serie di azioni di promozione culturale con l'obiettivo di far veicolare un messaggio che faccia leva sulla salute». Ma non basta. Ecco, allora, l'idea di agevolare chi investe in bar senz'alcol. La proposta del ladino Chiocchetti prevede la concessione di agevolazioni per l'acquisto o la ristrutturazioni di immobili da destinare a «bar bianchi», individuando in 25 mila euro la misura massima di questo «premio di insediamento». Non è finita. Il disegno (che modifica la legge provinciale 14 luglio 2009 numero 9 relativa alla somministrazione di alimenti e bevande) di legge prevede che per coloro che beneficiano dei contributi la Provincia possa prevedere la riduzione o l'esenzione dai tributi provinciali.