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Trieste: un drago giallo per la crociata anti-alcol

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L'iniziativa rientra nel progetto di prevenzione dei rischi legati alla guida in stato d'ebrezza avviato dalla Trieste Trasporti e dall'Azienda per i servizi sanitari
Un inquietante drago giallo che sbuca dal fondo di una bottiglia di vino e si prepara ad aggredire il cervello di un consumatore poco responsabile. È il disegno che, assieme all'eloquente slogan "alcol: tu lo bevi, lui ti mangia", campeggerà per un mese sulle fiancate di una cinquantina di autobus.
L'iniziativa rientra nel progetto di prevenzione dei rischi legati alla guida in stato d'ebrezza avviato dalla Trieste Trasporti e dall'Azienda per i servizi sanitari. Un progetto ampio e articolato pensato per cercare di contrastare il dilagante abuso di alcolici in città. «Negli ultimi 7-8 anni abbiamo assistito ad un cambiamento epocale - è stato il grido d'allarme lanciato ieri dal responsabile del direttore dell'Alcologia dell'Ass Salvatore Ticali -. Siamo passati dal bere mediterraneo, quello che prevedeva un po' di vino durante i pasti, al bere di tipo anglossasone, cioè il bere per sballarsi. Un comportamento diffuso soprattutto tra i giovani: i dati rivelano che ben 8mila triestini tra i 18 i 34 anni sono vittime del cosiddetto "binge-drinking", l'ubriacatura da sballo».
Di qui la necessità di mettere assieme le forze e dar vita ad una mobilitazione decisa ed efficace per far conoscere i pericoli del consumo sregolato. Filosofia che ha ispirato il protocollo d'intesa firmato da tutta una serie di attori già impegnati sul campo - Prefettura, Trieste Trasporti, Azienda sanitaria, Polstrada e Direzionale provinciale del lavoro -, e finalizzato ad una massiccia campagna di formazione e informazione sul rapporto alcol e lavoro.
Un primo assaggio di questa collaborazione si è avuto con l'avvio del programma pensato per sensibilizzare, e responsabilizzare, sull'argomento 7mila operatori di Ass e Trieste Trasporti. Lavoratori che hanno risposto con entusiasmo anche al concorso intitolato "Gli autobus attraversano la città, facciamoli portare il nostro messaggio", che li ha "costretti" a interrogarsi sul loro modo di gestire l'alcol sul lavoro, in famiglia e nella vita di tutti i giorni. Il risultato è stata l'elaborazione di slogan e disegni premiati ieri mattina alla presenza, tra gli altri, del prefetto Giovanni Balsamo, dell'assessore comunale Paolo Rovis, dei vertici di Ass e Trieste Trasporti e del responsabile regionale della Sanità Wladimir Kosic. «Di fronte all'uso sconsiderato dell'alcol e delle droghe, ormai non ci scandalizza più - ha esordito quest'ultimo -. Invece bisogna tornare a gridare allo scandalo. Non possiamo dimostrare comprensione o tolleranza verso questi fenomeni che, al contrario, vanno combattuti con decisione». «Si calcola che, nel mondo, ogni anno 2 milioni e 400 persone muoiano per cause direttamente legate all'abuso di alcol, 24 mila solo in Italia - ha aggiunto il prefetto Balsamo -. E di fronte ad un dramma di simile portata, le istituzioni non possono restare ferme, ma hanno il dovere di fare squadra per arginare la piaga. La soluzione del problema non può essere affidata alla repressione: gli strumenti che tutti noi siamo chiamati a mettere in campo sono quelli della formazione e dell'informazione»