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Università degli studi di Palermo: indicazioni al trattamento

Università degli studi di Palermo: indicazioni al trattamento

«Basta con l'ignorare l'emergenza alcol nei giovani. I genitori, prima di tutti, devono riconoscere e affrontare il problema

con i figli». Per Piero Luigi Almasio, docente associato di Gastroenterologia dell'Università degli Studi di Palermo,

«l'omertà non porta da nessuna parte».
Sabato sera: il proprio figlio rientra a casa da una serata in discoteca. E' sballato.
Cosa deve fare un genitore?
«Far finta di niente non serve a nulla. Bisogna stare vicino al proprio figlio. Farlo vomitare se serve e fargli bere molti

liquidi per cercare di ripulire l'organismo. Chiamare la guardia medica non sempre riesce a risolvere la situazione. In casi

estremi bisogna comunque si deve chiamare il 118».
E il mattino seguente?
«Non deve essere il mal di testa l'unico ricordo. I genitori devono parlare apertamente con i propri figli. Devono motivarlo

e devono rieducarlo a un uso corretto degli alcolici. Bisogna combattere questa moda dello sballo e, per farlo, non si deve

rimuovere il problema. I ragazzi non hanno la maturità giusta per capire che seguire il branco in questa follia può essere

estremamente pericoloso».
Quali sono i rischi?
«Oltre ai danni già noti all'organismo, penso agli incidenti stradali. Le stragi del sabato sera sono strettamente correlate

all'alcol e alla droga. L'organismo dei giovani, soprattutto, non è preparato a metabolizzare ingenti quantità di alcol. A

questo poi si aggiunge il consumo di cocktail mascherati».
In che senso?
«La moda degli aperitivi e dei superalcolici fruttati costringono l'organismo dei ragazzi ad assorbire rapidamente grosse

quantità di alcol a stomaco vuoto».
Le conseguenze?
«Si va dall'epatite acuta alcolica all'insorgenza di problemi di tipo neurologico. Inoltre, è possibile che il consumo di

alcolici nei fine settimana possa essere il preludio di una dipendenza vera e propria più avanti nella vita. Non è ancora

stato dimostrato ma sarebbe interessante studiare questa possibile associazione».